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di Redazione Picenotime
"Entro la fine di Marzo saranno vaccinati 6 milioni di italiani". A dichiararlo oggi è stato il commissario straordinario per l'emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, intervenendo alla trasmissione "In mezzora in più" su Rai 3. "I contratti aggiuntivi sottoscritti dall'Unione Europea con Pfizer e Moderna consentiranno di raggiungere quel numero di vaccinati. Nel corso dell'anno l'Italia otterrà 60 milioni di dosi da questi due produttori e potremo vaccinare 30 milioni di italiani. Il vaccino - ha aggiunto Arcuri - è l'arma in più di cui disponiamo ma dobbiamo fare ancora la raccomandazione di continuare con la prudenza, la cautela, la responsabilità e la pazienza. In 10 giorni sono state vaccinate in Italia 600mila persone, continuiamo a farlo e iniziamo a vedere la fine del tunnel. Siamo in una condizione meno drammatica di 6-7 mesi fa, in cui combattevamo senza le stesse armi e senza intravedere uno spiraglio di luce. Al crescere del numero di persone vaccinate si alzerà la barriera alla moltiplicazione dei contagi. Per fare una campagna di vaccinazione di successo servono tre cose: i vaccini, e noi non ne produciamo; serve un piano logistico-organizzativo che porti tutti i vaccini che arrivano in Italia al maggior numero possibile di persone nel minor tempo possibile; terzo, serve che i vaccini vengano poi somministrati, e mi sembra che regioni e province autonome lo stanno facendo - ha spiegato ancora Arcuri -. Le misure restrittive introdotte con i provvedimenti di Dicembre vanno mantenute poiché nelle ultime settimane la curva dei contagi ha ripreso a salire, pur non raggiungendo i valori di Novembre. La moltiplicazione dei contagi si evita con le misure, a partire dal distanziamento, dall'uso delle mascherine, e dall'igiene. Nessuno può immaginare che queste misure non debbano continuare ad essere adottate. Restrizioni introdotte con il decreto di Natale? L'effetto non è ancora evidente. Siamo di fronte ad un'epidemia che va avanti da quasi un anno a fasi altalenanti e dunque dobbiamo raccomandare di continuare con la prudenza, la cautela e la responsabilità. Anche se lo sviluppo di questa fase del virus è più contenuta che nel resto d'Europa, non deve servirci a dire che ce la siamo cavata".
riservata 1****
6 milioni di italiani entro fine marzo. quindi il 10% della popolazione. E l'altro 90% quando, nel 2023?