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di Redazione Picenotime
Come se non bastassero le scosse, la più forte di magnitudo 3.8 fra Pievebovigliana e Pievetorina alle ore 4:19 di stanotte, nell'area marchigiana del cratere sismico il problema ora è il vento.
Forti raffiche dal nord al sud della regione hanno sradicato alberi, abbattuto tegole e comignoli pericolanti, e costretto i vigili del fuoco di Macerata, Ascoli Piceno e Fabriano a decine di interventi per mettere in sicurezza le tensostrutture e le coperture provvisorie degli edifici danneggiati dal terremoto.
Oggi, domenica, molte messe si celebrano all'aperto, sotto dei tendoni come a Fabriano, o nelle poche chiese nuove e agibili. Chiusi, come sottolinea l'Ansa, i principali edifici di culto a Camerino, San Severino Marche, Tolentino ed anche ad Ascoli Piceno.
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