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Terremoto, Ceriscioli: “Siamo area più colpita. C'è in gioco destino nostra regione”

di Redazione Picenotime

lunedì 14 novembre 2016

''Sono le Marche ad aver subito i danni maggiori dai tre eventi sismici. È in gioco un pezzo del destino della nostra regione". Il governatore delle Marche Luca Ceriscioli oggi ha incontrato tutti i parlamentari eletti nelle Marche in vista dell'approvazione del secondo decreto sul terremoto con le misure per i danni causati dalle scosse del 26 e del 30 ottobre. "È necessario che gli strumenti legislativi, in corso di approvazione - ha spiegato Ceriscioli, come riporta l'agenzia Dire - favoriscano concretamente la ricostruzione e salvaguardino l'identità territoriale devastata dal sisma". 

La Commissione Bilancio del Senato sta iniziando i lavori. "L'obiettivo - hanno detto i parlamentari marchigiani - è legare, il più possibile, i due decreti, facendo entrare le tematiche del secondo sisma nei meccanismi già individuati per quello del 24 agosto. Vanno rafforzati gli strumenti per assicurare risposte concrete e immediate, in modo da operare in tempi compatibili con le esigenze del territorio". All'incontro in Regione erano presenti venti parlamentari di tutti gli schieramenti politici. "Abbiamo vissuto un terremoto in crescendo - ha ricordato Ceriscioli -. Il secondo non ha causato vittime, ma danni enormi. Sono stati coinvolti tre quarti del territorio regionale e un terzo ha problemi significativi. Quattro le province interessate con un bacino di popolazione importante. Oggi stiamo assistendo 25.000 mila persone, senza contare tante che vivono in macchina visto che le scosse continuano".

Il presidente Ceriscioli ha chiesto la massima collaborazione dei parlamentari perchè in gioco c'è lo sviluppo futuro di un'intera regione. "Il dramma è che non si tratta, come in altre analoghe catastrofi, di aiutare qualche area duramente colpita ma in gioco c'è lo sviluppo di tutta la regione - ha concluso -. Saremo chiamati a gestire una situazione complessa, in termini di rinascita, senza il vantaggio della notorietà che genera solidarietà, non essendo percepito come un terremoto marchigiano". I parlamentari hanno sottolineato la necessità di uniformità di ristoro dei danni tra i Comuni ricompresi e quelli esterni al cratere, di favorire la permanenza delle attività economiche per evitare la desertificazione dell'entroterra, di rafforzare l'operatività dei sindaci e di maggiori risorse per le sanità territoriali che hanno in carico gli sfollati.


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