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Terremoto Centro Italia: riaprono le scuole in alcuni dei comuni colpiti

di Redazione Picenotime

Foto da Protezionecivile.gov.it

Foto da Protezionecivile.gov.it

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Oggi sono riprese le lezioni in alcuni dei comuni colpiti dagli eventi sismici di agosto e ottobre 2016, a seguito della quale i Sindaci avevano disposto la chiusura delle scuole per consentire le opportune verifiche sugli edifici.

La campanella è tornata a suonare anche nella scuola elementare e media realizzata dalla Provincia Autonoma di Trento ad Amatrice, dove la conclusione della prima parte dei lavori sul ponte Cinque Occhi e la conseguente riapertura della strada Romanella hanno reso più agevole la circolazione stradale. Nella stessa area in cui è stata realizzata la scuola temporanea di Amatrice, sono stati inaugurati oggi i moduli scolastici provvisori realizzati sempre dai trentini per ospitare gli studenti del Liceo scientifico di Amatrice. Con la dichiarazione di inagibilità dell’edificio scolastico a seguito del terremoto del 24 agosto, i liceali erano stati trasferiti nel Palazzetto dello Sport di Amatrice, struttura che è diventata inagibile a seguito della scossa del 30 ottobre, impedendo la prosecuzione delle lezioni.

Da questa mattina, anche gli studenti dell’Istituto omnicomprensivo “A. De Gasperi – R. Battaglia” di Norcia, dichiarato inagibile dopo la scossa del 24 agosto, hanno la loro scuola. Una struttura prefabbricata temporanea, realizzata in acciaio, con moduli in locazione  e costituita da due blocchi collegati da un corridoio, che la Regione Umbria ha voluto realizzare in attesa del ripristino dell’edificio scolastico lesionato. Oltre agli studenti delle scuole elementari e medie dell’ “A. De Gasperi – R. Battaglia”, la struttura modulare ospita anche i liceali che frequentavano l’“Istituto “R. Battaglia” per il quale a seguito del sisma del 24 agosto erano in corso i lavori di ripristino, ma che dopo la scossa del 30 ha subito nuovi e ulteriori danni. In totale, la nuova scuola temporanea ospiterà oltre 300 studenti per un totale di 16 aule. Per i bambini della Scuola d’Infanzia iscritti sempre all’“A. De Gasperi – R. Battaglia” si stanno invece cercando soluzioni alternative.

La regione Umbria, che ha progettato la struttura modulare, ne ha affidato la realizzazione al Comune di Norcia che, a sua volta, per l’esecuzione dei lavori, partiti il 3 ottobre, ha incaricato la ditta di Terni FAE – TECNIFOR. Le opere di urbanizzazione e la relativa platea di fondazione sono state invece eseguite dall’Agenzia Forestale Regionale e dalla Regione Umbria. Il progetto è stato reso possibile in parte grazie alla donazione della Fondazione delle Casse di Risparmio dell’Umbria e in parte con risorse stanziate nell’ordinanza del Capo Dipartimento della protezione civile n.388 del 26 agosto 2016.

La nuova struttura scolastica di Norcia, realizzata accanto alle scuole lesionate, è stata inaugurata questa mattina alle 10.00, alla presenza del Capo Dipartimento della protezione civile Curcio, del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e di Ricerca Giannini, del Generale di Brigata dell’Esercito Santamaria, del Presidente della Regione Umbria Marini, e del Sindaco di Norcia Alemanno.

Il 9 novembre era stata inaugurata anche la scuola temporanea di Cittareale mentre è prevista entro la fine di novembre la conclusione dei lavori per la realizzazione delle strutture scolastiche temporanee di Gualdo, Arquata e Acquasanta Terme. In particolare, nella scuola temporanea in via di realizzazione ad Arquata le lezioni riprenderanno l’anno prossimo perché per l’anno scolastico in corso si è provveduto a trasferire gli studenti a San Benedetto del Tronto.

Mentre riprendono, oggi, le lezioni in diversi comuni terremotati, proseguono le verifiche di agibilità sugli edifici scolastici, effettuate, a seguito della scossa di magnitudo 6.5 del 30 ottobre, nelle quattro regioni del centro – Italia già interessate dagli eventi sismici del 24 agosto. Secondo i dati forniti dalle Regioni alla Di.coma.c., le squadre di tecnici abilitati Aedes (Agibilità e danno nell'emergenza sismica) hanno effettuato complessivamente 674 sopralluoghi su istituiti scolastici di ogni ordine e grado. Si ricorda che ogni scuola può essere composta da più edifici: per questo motivo i dati forniti sono riferiti a questi ultimi e non alle scuole complessivamente.

Sono 442 i plessi agibili e 8 quelli che, pur non essendo danneggiati, risultano inagibili per rischio esterno. Sono invece 35 gli esiti di inagibilità, mentre 189 sono quelli temporaneamente o parzialmente inagibili.

In particolare, nella Regione Lazio sono 64 le verifiche effettuate dalle quali risultano 50 istituti agibili, 13 temporaneamente o parzialmente inagibili e uno inagibile.

Nella Regione Marche sono invece 380 le verifiche effettuate che indicano 225 edifici dichiarati agibili e 4 che, pur non essendo danneggiati, risultano inagibili per rischio esterno. Sono invece 30 gli esiti di inagibilità mentre 121 sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili. 

Le verifiche effettuate nella Regione Umbria sono 191, che indicano 135 edifici dichiarati agibili e 4 che, pur non essendo danneggiati, risultano inagibili per rischio esterno. Sono 3, invece, gli esiti di inagibilità mentre 49 sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili. 

Nella Regione Abruzzo sono 39 le verifiche effettuate: 32 edifici sono stati dichiarati agibili mentre 6 sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili e uno inagibile.

Proseguono, contemporaneamente, le attività della task force composta dal gruppo di tecnici del Dipartimento della protezione civile e del Miur-Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca che, insieme alle Regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, sta lavorando a stretto contatto con i sindaci per la prosecuzione dell’anno scolastico nelle aree colpite dal terremoto. In particolare, mentre sono in corso i lavori, previsti dopo il terremoto del 24 agosto, per la realizzazione di moduli scolastici temporanei ad Acquasanta Terme, Arquata del Tronto e Gualdo, si stanno valutando soluzioni alternative per gli edifici danneggiati.



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