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Terremoto, disposta l'evacuazione per il borgo medievale di Castel Trosino

di Redazione Picenotime

giovedì 17 novembre 2016

Una ventina di abitanti in inverno, una piccola folla di turisti d’estate. Una manciata di abitazioni arroccate su un massiccio di travertino a un passo dal centro storico e l’atmosfera medievale che ti accoglie nell’unica via d’accesso e ti accompagna tra vicoli e angoli suggestivi mentre il resto del centro si affaccia a strapiombo sulla valle sottostante. 

Castel Trosino, la caratteristica frazione di Ascoli Piceno che ogni anno richiama appassionati d’arte e di storia da ogni parte d’Italia, fino al 30 ottobre aveva retto alla violenza del terremoto. Poi le ultime scosse e i primi cedimenti. Fino all’ordine di abbandonare tutte le abitazioni “fino a che non siano predisposti i necessari presidi per la sicurezza degli abitanti”.

Evacuazione degli edifici interni alle mura della frazione Castel Trosino” è l’oggetto dell’ordinanza sindacale firmata dal primo cittadino, Guido Castelli: il borgo chiude ai turisti e ai residenti che già, in parte, avevano lasciato temporaneamente le proprie abitazioni in attesa di un rientro e di una tranquillità che tardano ad arrivare.

Sul portone del ristorante del castello si legge “riaprirà l’8 dicembre”: un augurio e la speranza che per quella data il piccolo centro avrà ripreso a pulsare.

Carlo Alberto Lanciotti è uno dei venti residenti, spesso in giro per l’Italia con gli spettacoli della sua ‘Compagnia dei Folli’. “Viviamo in camper da 16 giorni - racconta -. Dalla mattina del 30 ottobre non siamo più rientrati. La nostra casa non ha subito lesioni ma ci hanno consigliato di andare via. E comunque, in camper ci sentiamo più tranquilli. Ho saputo dell’ordinanza, i nostri familiari l’hanno già avuta. Il problema del borgo è che sull’unico ingresso ci sono alcune case lesionate e se crollano rischiano di chiudere la sola via di fuga e di imprigionare chi è in paese. Ora speriamo che questi edifici siano messi presto in sicurezza”.

Oltre alle case che si affacciano sulla via principale, “il campanile  della chiesa - si legge nell’ordinanza - presenta lesioni all’arco di sinistra della bifora e i conci sopra l’arco presentano segni di scollamento e movimenti fuori asse”. Inoltre “parecchi edifici presentano rischi di caduta di coppi e comignoli pericolanti, il che rende pericoloso il transito da e per le abitazioni del borgo”.

Noi per fortuna avevamo il camper - prosegue Lanciotti, come riporta il sito Redattoresociale.it - e ci siamo sistemati nel parcheggio del Palafolli. Conduciamo una vita tutta ‘camper e bottega’ e va bene così. Il problema è per gli anziani: hanno l’orto, gli animali, i loro ritmi, la loro vita. E’ difficile sradicarli da casa ed è una fatica, per loro, abituarsi a un cambiamento così profondo. Speriamo di rientrare tutti il prima possibile e che anche Castel Trosino, come gli altri borghi del nostro territorio, torni presto a vivere”.


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