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Ascoli Piceno, il vice premier Matteo Salvini al Ventidio Basso: ''In bocca al lupo ai candidati della Lega''

di Redazione Picenotime

giovedì 16 maggio 2024

Un Ventidio Basso davvero gremito ha accolto l'arrivo sotto le cento torri del vice presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Salvini, giunto in città ieri sera per presentare il suo libro 'Controvento, l'Italia che non si arrende'. ''Vi ringrazio per essere qui presenti in tanti – commenta il vice Premier -. Colgo l'occasione per fare un grande in bocca al lupo ai candidati della Lega. Un orgoglio vedere come i nostri rappresentanti delle Marche stiano facendo la differenza. Vogliamo dire più Italia e meno Europa, per questo dico che non faremo mai maggioranze a Bruxelles. L'Europa deve garantire pace, lavoro e benessere''.


IL LIBRO - ''La passione per la politica mi ha travolto fin da quando ero ragazzo. Significa lottare per quello in cui credo, senza mai perdere il contatto con la gente, sapendo di dare fastidio a molti come dimostrano i dossieraggi, i processi finiti in nulla, il fango e le violenze che la Lega ha subìto e subisce. Qui voglio raccontarvi la mia storia''. ''Chi scrive rischia fino a 15 anni di carcere per sequestro di persona plurimo e rifiuto di atti d'ufficio, ma soprattutto guida un partito, la Lega, che da anni è sottoposto a un linciaggio mediatico-giudiziario che ha pochi precedenti in Italia e in Occidente. Se avessi voluto una vita comoda, mi sarei iscritto al Pd. Ho scelto diversamente, senza rimpianti. E per questo voglio raccontarmi in questo libro''.

Con un approccio concreto, aderente alle cose, sempre appassionato, 'Controvento' ripercorre il passato, traccia il presente e delinea il futuro di un protagonista di un partito cruciale per il paese e l'Europa. Esprime la visione del mondo e le sfide dei prossimi mesi che attendono Matteo Salvini. Il carnet è ricco e non ammette deroghe: l'autonomia, storico cavallo di battaglia della Lega. Il ponte sullo stretto, come vessillo di un attivismo programmatico. La difesa dei confini. Una diversa idea di Europa. E infine sale da queste pagine l'urgenza di illuminare di una luce nuova e alternativa quei temi e valori di cui la sinistra si ritiene unica depositaria. Su questo e molto altro l'autore si misura in una confessione a cuore aperto e senza censure, che alterna riflessioni, ricordi e schegge di memoria. Un autoritratto se vogliamo e, insieme, un manifesto; ma, soprattutto, un inno alla libertà e alla felicità in politica. 



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