• / Picenotime
  • / News
  • / Covid, Ema: “Omicron non è come un'influenza. Richiamo vaccino ogni 4 mesi non è sostenibile”

News

Covid, Ema: “Omicron non è come un'influenza. Richiamo vaccino ogni 4 mesi non è sostenibile”

di Redazione Picenotime

“È chiaro che i richiami sono necessari per rafforzare ed estendere la protezione vaccinale, che si riduce tra i cinque e i sette mesi di distanza dal completamento del ciclo nel caso della variante Delta e più rapidamente nel caso della variante Omicron, ma mancano i dati a favore di una ulteriore dose di richiamo”. Così il capo della strategia per i vaccini dell’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema) Marco Cavaleri durante una conferenza stampa. “Ovviamente il caso delle vulnerabili e immunodepresse è diverso, ma ripetere la vaccinazione a breve tempo di distanza dall’ultima dose, presumibilmente ogni quattro mesi, non rappresenterebbero una strategia sostenibile a lungo termine - ha aggiunto Cavaleri -. In primo luogo la risposta immunitaria non sarebbe la stessa rispetto a quanto preferibile, e in seconda battuta una possibilità del genere aumenterebbe l’esasperazione nella popolazione nei confronti della frequente somministrazione del vaccino. La migliore ipotesi per passare a uno scenario endemico sarebbe ripetere il richiamo una o due volte e concentrare la sua somministrazione nei mesi più freddi dell’anno. Omicron sta diventando rapidamente dominante in Europa e, nonostante molti studi dimostrino che questa variante provochi la metà dei casi rispetto alla variante Delta, è da ritenere pericolosa per la sua maggiore trasmissibilità - ha detto ancora Cavaleri -. Bisogna essere consapevoli del carico potenziale che può creare Omicron sui sistemi sanitari e non considerarla semplicemente come una variante che provoca una lieve influenza. Molti studi dimostrano che l’effettuazione di due dosi di vaccino anti-Covid proteggano nel 70% dei casi contro il rischio di ospedalizzazione e che tale percentuale raggiunga il 90& dopo aver ricevuto una dose di richiamo".



riservata 1****

Riproduzione riservata

Commenti

Argomenti

#coronavirus