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Papa Francesco ai terremotati: “Non c'è posto per l'ottimismo, sì per la speranza”

di Redazione Picenotime

giovedì 05 gennaio 2017

''Ricostruire i cuori. Ricostruire ha detto don Luciano il tessuto sociale e umano, la comunita ecclesiale. Ricostruire...". Lo ha detto Papa Francesco nel corso dell'udienza con i sindaci e gli abitanti delle zone colpite dal terremoto (dalle diocesi di Rieti, Spoleto-Norcia e Ascoli Piceno, accompagnati dai loro vescovi), spiegando di aver sottolineato "alcune delle parole che mi hanno toccato il cuore" pronunciate dai due interventi che lo hanno preceduto, tra cui quello di un parroco di Norcia, don Luciano Avenati.

"Ricominciare e non lasciarsi andare dicendo ho perso tutto - aggiunge il Papa, come riporta l'agenzia Dire - non lasciarsi amareggiare, ricostruire con il dolore. Le ferite del cuore ci sono. Oggi incontro voi che avete perso gente della vostra famiglia. I cuori sono feriti". Dunque, "costruire i cuori che non vuol dire domani sarà meglio. Non è ottimismo, non c'è posto per l'ottimismo qui, sì per la speranza ma non per l'ottimismo che è un atteggiamento che serve un po', serve in un momento, ma non ti porta avanti e non ha sostanza. Serve la speranza per ricostruire e questo si fa anche con le mani".

"Per ricostruire - ha sottolineato il pontefice - ci vogliono il cuore e le mani, quelle di tutti. Un'altra frase ha detto Raffaele: oggi la nostra vita non è più la stessa. Siamo usciti salvi, ma sconfitti. La ferita guarisce, le ferite guariranno ma le cicatrici rimarranno per tutta la vita e saranno il ricordo di questo momento di dolore. Sara una vita con una cicatrice in più. Non è la stessa di prima. Sì c'è la fortuna di esserne usciti vivi, ma non e lo stesso di prima. Queste sono le cose, le parole, che più hanno toccato il cuore delle due testimonianze. Ho voluto prendere le vostre parole per farle mie perchè nella vostra situazione il peggio che si può fare è fare un sermone. Sapete che vi sono vicino- Grazie per quello che avete fatto - ha sottolineato ancora Bergoglio - per aiutarci, per ricostruire i cuori, le case, il tessuto sociale. E anche per ricostruire, con il vostro esempio, l'egoismo che è nel nostro cuore che non abbiamo sofferto questo". 


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