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Terremoto, Caritas in aiuto alle popolazioni colpite da tenaglia neve-sisma

di Redazione Picenotime

giovedì 19 gennaio 2017

''La terra ha ripreso a tremare ci sono state purtroppo nuove vittime. A quasi cinque mesi dalla prima scossa, il pensiero va a quanti sono nelle zone dell'Italia centrale, dove la Caritas moltiplica l'impegno accanto alle popolazioni duramente provate anche dalla neve che rende difficoltosi gli spostamenti e non consente di raggiungere alcune frazioni. Terremoto e neve, un mix micidiale che ha provocato altre vittime. Oltre all'allevatore morto nel teramano in seguito al crollo della sua stalla, altre vittime ci sono state a Farindola, nel pescarese, dove un albergo è stato travolto da una slavina". Lo ricorda un comunicato della Caritas italiana, diffuso oggi. 

"La nuova emergenza - evidenzia la Caritas - è arrivata mentre sono già attivi i gemellaggi di tutte le Caritas, da Nord a Sud, con la diocesi di Rieti, le sei diocesi delle Marche colpite dal sisma - Ascoli Piceno, Camerino-San Severino Marche, Fabriano-Matelica, Fermo, Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto -, la diocesi di Spoleto-Norcia, le diocesi di L'Aquila e Teramo-Atri, che dopo le ultime scosse e le nevicate hanno visto un ulteriore aggravamento della situazione". 

Pur tra queste difficoltà, "in tutte le zone colpite le Chiese locali stanno completando il monitoraggio dei bisogni a carattere sociale ed economico e avviando interventi mirati per la ripresa delle attività produttive, soprattutto nelle aree rurali: attrezzature per allevatori o agricoltori, tunnel agricoli destinati al bestiame, mangimi e foraggi, interventi strutturali per la ripresa della produzione, trasformazione e vendita dei prodotti tipici". 


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