Ascoli Piceno, rimpatriata dei ragazzi diplomati in 'Enologia e Viticoltura' all'Itas “Celso Ulpiani”
di Redazione Picenotime
mercoledì 26 febbraio 2025
Un “amarcord” lungo una vita. Per la precisione, ben 56 anni da quando si sono conosciuti sui banchi di quella che era ed è una scuola d’eccellenza del Piceno e non solo, se è vero come è vero che rappresenta un punto di riferimento anche per il vicino Abruzzo.
La scuola è l’Itas “Celso Ulpiani” di Ascoli Piceno, e loro sono i “ragazzi” della sesta classe che nel lontano anno scolastico 1973/1974 si diplomarono in “Enologia e Viticoltura” dando vita - eravamo ancora agli albori dello sviluppo vitivinicolo locale - alla svolta che poi negli anni ha portato il vino piceno (e abruzzese) ad un successo sempre crescente.
Rino Amatucci, Emidio Baldassarri, Luigi Bozzi, Filippo Ravanesi, Paolo Del Casale, Leo Rocchetti, Giulio Silvestri, Dino Porfiri, Vinicio De Santis, Romeo Taraborrelli, Vito Pantoli, Mario Di Ruscio, Luigi Pasqualini, Narciso Geminiani, Cesare Tassi, Nazzareno Mascetti, Pio Ionni. Questi i nomi dei componenti, poi diventati tecnici, agenti di commercio e consulenti, che recentemente si sono ritrovati per festeggiare i 50 anni dal diploma, tra mai tramontati e gioiosi ricordi per una scuola che ha dato loro tanto.
“Il corso di Enologia e Vitivoltura - ha affermato in proposito Emidio Baldassarri, uno dei promotori dell’incontro – fu caparbiamente voluto dall’allora preside Costante Di Matteo che insieme ad alcuni professori con, in primis, Marini, Romano e Latini, hanno fatto la storia dell’Itas”.
“Con loro – continua Baldassarri – si è data una svolta al settore enologico delle Marche, dell’Abruzzo e del Molise: territori che erano fonte di ottimi vini, ma che commercialmente venivano utilizzati da altre regioni quali la Toscana, il Veneto e il Piemonte. Svolta che portò il settore ad aumentare il reddito di tantissimi produttori”.
Giovani enologi inesperti ma con un formidabile bagaglio di conoscenze sulle spalle, che negli anni sono riusciti ad occupare posti di prestigio sia come consulenti che direttori di importanti cantine, con alcuni di loro che hanno anche conseguito ottimi successi personali con i loro prodotti.
Ritrovarsi dopo 56 anni da quando si sono conosciuti, e dopo che ognuno ha intrapreso strade diverse per territori anche lontani, è stato davvero un bellissimo amarcord.
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