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di Redazione Picenotime
Nel periodo 7-20 Dicembre, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,18, leggermente in aumento rispetto alla settimana precedente e ancora al di sopra della soglia epidemica. Lo rende noto l'Istituto Superiore di Sanità nel monitoraggio settimanale, precisando che l'incidenza settimanale passa da 351 a 783 casi per 100mila abitanti. Il tasso di occupazione delle terapie intensive è passato da 10,7 a 12,9 per cento. in crescita anche l'occupazione dei reparti ospedalieri che raggiunge il 17,1 per centro mentre la scorsa settimana era del 13,9%. Due Regioni/Province autonome sono classificate a rischio alto, 18 risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, sette sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Solo una Regione/Provincia autonoma è classificata a rischio basso.
Intanto, da Lunedì 2 Gennaio anche Lombardia, Lazio, Sicilia e Piemonte passeranno in zona gialla. "Il 2022 sarà un anno che nei prossimi mesi, a Gennaio, avrà pesantemente a che fare con la pandemia. In questi giorni i confronti sono intensissimi con gli altri ministri europei per valutare quanto l'aumento dei casi di questa variante avrà una ricaduta sulle ospedalizzazioni, il vero nodo da comprendere. Ma è evidente che la pandemia sarà ancora il principale ostacolo dei primi mesi del 2022", ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza.
L’aumento rapido e generalizzato del numero di nuovi casi di infezione si conferma in Italia per la decima settimana consecutiva. A livello nazionale l’incidenza settimanale ha superato i 750 casi per 100,000 abitanti. La velocità di trasmissione nella settimana di monitoraggio si mantiene al di sopra della soglia epidemica nella maggior parte delle regioni Italiane.
L’attuale scenario di crescita dell’utilizzo dei servizi ospedalieri osservato nell’ultima settimana, associato alle progressive evidenze che arrivano da altri Paesi Europei, rende necessario invertire la tendenza per evitare condizioni di sovraccarico dei servizi sanitari, già oggi fortemente impegnati. L’attuale situazione caratterizzata da elevata incidenza pari ad oltre 15 volte la soglia dei 50 casi settimanali per 100.000 abitanti non consente una puntuale mappatura dei contatti dei casi, come evidenziato dalla bassa percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento pari al 21% ed in continua e costante diminuzione.
L’epidemia si trova in una fase delicata ed un ulteriore rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è altamente probabile. Alla luce della elevata incidenza e della circolazione della variante Omicron di SARS-CoV-2, è necessario il rigoroso rispetto delle misure comportamentali individuali e collettive, ed in particolare distanziamento interpersonale, uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani e riducendo le occasioni di contatto ed evitando in particolare situazioni di assembramento.
Una più elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a contenere l’impatto dell’epidemia anche sostenuta da varianti emergenti.
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