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Ricostruzione, Castelli ad Arquata: “Collaborazione fra pubblico e privato, Tufo è l’esempio”

di Redazione Picenotime

sabato 04 febbraio 2023

Il Commissario Straordinario alla Ricostruzione e Riparazione Sisma 2016 Guido Castelli oggi ha visitato Arquata del Tronto, per un incontro operativo con il sindaco Michele Franchi e l’amministrazione e a seguire per un confronto con alcuni comitati locali di cittadini.

Arquata del Tronto è uno dei Comuni più colpiti dal terremoto di sei anni fa, che ha provocato vittime e danni ingenti, non solo al capoluogo ma anche alle frazioni, incidendo anche su un già fragile assetto idrogeologico del territorio.

Proprio per la complessità di questa ricostruzione, che vede strettamente collegati gli interventi pubblici di sistemazione dei sottoservizi e delle infrastrutture pubbliche con quelli privati di riedificazione, sono già due le ordinanze speciali che hanno consentito di procedere in deroga per una migliore iprogrammazione dei lavori.

La prima, per Arquata capoluogo, prevede 17,8 milioni di euro per tutta una serie di interventi indispensabili per la ricostruzione sia pubblica che privata, come terrazzamenti, sottoservizi e viabilità, oltre a occuparsi anche di edifici strategici come il municipio e la torre civica e delle delicate operazioni di demolizione e rimozione delle macerie del centro storico, per cui si è dovuta anche creare una viabilità provvisoria per consentire il passaggio dei mezzi, altrimenti impossibilitati a lavorare.

La seconda invece, con 36,4 milioni di euro, finanzia interventi di mitigazione dei dissesti, realizzazione di sottoservizi e ripristino della viabilità nelle frazioni di Pretare, Piedilama, Vezzano, Pescara del Tronto, Tufo, Capodacqua, Trisungo. Lo stanziamento riguarda anche la delocalizzazione di Pescara del Tronto, che sarà in parte ricostruita in aree diverse, individuate dal Comune.

In questo momento la strumentazione giuridica è pronta - ha spiegato il Commissario Castelli -, ora si tratta di favorire la massima collaborazione tra la parte pubblica e la parte privata per arrivare rapidamente all’attuazione degli interventi. Il Comune sta conducendo un’importante operazione per cercare il più largo consenso così da impostare una ricostruzione che segua la logica degli aggregati, con procedure e affidamenti più semplici e rapidi. Se i 3500 titolari di particelle di proprietà della zona di Arquata vorranno procedere con una volontà armonica, riusciremo nell’intento”.

Il Commissario porta l’esempio della frazione di Tufo, “dove i proprietari, anche grazie all’azione comitato locale, stanno agendo di concerto anche con la parte pubblica degli interventi, per individuare un’unica impresa e un unico progettista".

Questo è il momento - conclude Castelli -, in cui le comunità possono incidere davvero nella tempestività della ricostruzione. Perché la velocità degli interventi dipenderà, come nel caso di Arquata, anche dalla disponibilità dei singoli ad aderire ad una logica d’insieme e dalla loro risposta a iniziative comuni”.

Il sindaco e l'amministrazione comunale ringraziano il Commissario per la disponibilità e per le rassicurazioni sui temi discussi, tra cui anche quello della scuola. “È fondamentale la deroga chiesta per evitare le pluriclassi nel cratere - spiega Franchi -. Inoltre è stato un incontro proficuo per affrontare le ordinanze speciali e fare il punto con l'Ufficio speciale per la ricostruzione. Nelle prossime settimane avremo novità per i progetti delle frazioni perimetrate e di Arquata Capoluogo”.

© Riproduzione riservata

Commenti

WLF62
domenica 05 febbraio 2023

Ma di cosa vogliamo dire… dopo 6 anni ancora a questo punto… in Giappone avevano ricostruito abbattuto e ricostruito un’altra volta . La politica completamente scollegata alla vita reale .


Stefano
domenica 05 febbraio 2023

Passare in questi paesi e vedere ancora le case provvisorie mette tristezza.