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Indennità post sisma, Castelli: “Controlli rigorosi contro furbi in vena di sciacallaggio”

di Redazione Picenotime

domenica 30 luglio 2017

Di seguito la nota ufficiale del sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli in merito alla questione delle indennità post terremoto.

"Il “caso” delle indennità una tantum di euro 5.000 per sospensione delle attività professionali a causa del sisma richiede che le Autorità competenti, a partire dalla Regione, conducano verifiche accuratissime sulla fondatezza e sulla legittimità delle richieste avanzate dai lavoratori autonomi che hanno voluto avvalersi di quanto stabilito all’articolo 45, comma 4, del D.L. 189/2016. Questi controlli dovranno essere svolti a tappeto, con rigore e inflessibilità, per evitare che avvenga la cosa più odiosa e cioè che vengano messi sullo stesso piano i furbi in vena di sciacallaggio e coloro che, al contrario, si trovavano nel pieno diritto di conseguire l’indennità. Detto questo, non ci si può esimere tuttavia dal sottolineare che i furbetti del terremoto si sono inseriti tra le maglie di una norma scritta male e applicata peggio. Una norma troppo generica nei presupposti e che ha aperto la strada - almeno potenzialmente - a coloro che potrebbero aver dichiarato l’avvenuta “sospensione” dell’attività causa proprio sulla base di elementi artificiosi. Una norma che, d’altro canto e paradossalmente, in sede applicativa ha penalizzato sicuramente molti soggetti che avrebbero avuto pieno diritto di ottenere l’indennità ma che per rigore e scrupolo intendeva suffragare in modo particolarmente oggettivo il loro diritto. Entriamo nello specifico: Come è noto, Il termine per la presentazione delle domande è scaduto il 14.4.2017. Per la presentazione delle domande era sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto notorio in cui si dichiarava di aver sospeso l'attività a causa del terremoto. Ciò nonostante molti soggetti, per amore di trasparenza, hanno ritenuto di attendere - prima di formulare l’istanza - i provvedimenti ufficiali attestanti l’inutilizzabilità degli uffici o delle sedi aziendali. In realtà è frequentissimo il caso, soprattutto nella nostra Città, di ordinanze emesse successivamente al termine del 14/04/2017 o di professionisti che, sebbene le ordinanze fossero antecedenti alla 14.4.2017, ne hanno avuto notizia solo successivamente essendo meri affittuari dell’immobile oggetto dell’ordinanza. Insomma la norma ha certamente scoraggiato quanti intendevano suffragare oggettivamente la propria istanza e sicuramente non dissuaso i temerari che volevano “provarci”. Tipico caso italiano che richiederebbe una soluzione radicale e capace di restituire un pò di credibilità al “sistema terremoto”: recuperare - fino all’ultimo centesimo - i soldi consegnati ai furbi e riassegnarli a coloro che, anche dopo il 14 aprile, sono in grado di dimostrare inconfutabilmente il loro diritto a ricevere l’indennità. Ne parlerò con Errani: la situazione è troppo grave per non meritare un intervento del commissario".


Guido Castelli

Guido Castelli

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Commenti

Giuseppe corradetti
domenica 30 luglio 2017

Giusto quello che dice l'amico Guido Castelli,ma io ieri quando ho sentito che Castel di Lama era il terzo comune dopo Arquata ed Acquasanta con piu numero di contributi ricevuti ho rabbrividito ,ma ancor di piu lo ho fatto quando lo stesso Sindaco di Castel di Lama ha detto che lui aveva preso i 5000e perché in quei giorni aveva chiuso la propria attività e quindi era un opportunità da cogliere ,cose da pazzi.Vorrei ricordare al sindaco che nel nostro comune ci sono attività che ad oggi quasi un anno non solo non hanno riaperto ma non lo faranno più e sin ora si sono romanisti i risparmi di una vita per andare avanti ecc e ci sono persone che non solo le loro attività hanno chiuso ma purtroppo anche gli occhi e per sempre,non mi pare che questo sia avvenuto già ad Acquadanta figuriamoci a Castel di Lama. Questo purtroppo caro quindi l'errore parte da lontano paragonare Arquata Accumoli Amatrice ecc agli altri comuni estendere il cratere sono quasi al mare porta a questo così a voi analisi gratis libri scolastici gratis io ancora devo avere il rimborso di quelli vecchi e mi pagherò quelli di quest' anno perché devo dimostrare cosa essendo di Arquata,a noi arrivano anche le bollette della Piceno Gas anche per i mesi ch siamo stati fuori .Sarebbe stato opportuno distinguere in zona 1 o 2 o a e n chiamatela come vi pare ma purtroppo il cratere si vede .penso che su questo andrebbe fatta una riflessione per ora penso che si dovrebbero vergognare chi ha fatto la legge e chi la sfruttata soprattutto se si ricoprono cariche istituzionali.grazie