Coldiretti e Symbola: “Alberi monumentali, punti di interesse del turismo green: 123 sono nelle Marche”
di Redazione Picenotime
venerdì 03 maggio 2024
È Fabriano il comune marchigiano che conta il maggior numero di alberi monumentali con 9 stupendi esemplari. Il comune appenninico si piazza davanti ad Acquasanta Terme e Cingoli (pari merito con 7 piante secolari) al secondo posto. Terzo gradino del podio per Ancona e Ascoli con 6. Lo rivela il report “Piccoli Comuni e Alberi Monumentali d’Italia 2024” promosso da Fondazione Symbola in collaborazione con Coldiretti, Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Fai Cisl, Ami Alberi Monumentali d’Italia. Secondo lo studio sono 123 gli alberi monumentali nelle Marche, regione che conta oltre 3mila chilometri quadrati di aree boschive.
Monumenti verdi che “la cui valorizzazione e conservazione - secondo Symbola - risulta ancora più urgente nel grave contesto di crisi climatica che stiamo vivendo, che rappresenta la componente più preziosa del nostro patrimonio forestale italiano e occasioni di valorizzazione economica, in primis turistica, capaci di preservare il delicato equilibrio naturale e paesaggistico”. Il più alto in regione è il “Cerquò” di Falerone, una roverella situata accanto al teatro romano: alta 35 metri e con una circonferenza di 5, ha una chioma che misura 32 metri di diametro. Ad Ascoli, l’“Albero del Piccioni”, un platano sulla Salaria, vanta un fusto dalla circonferenza record di 850 centimetri mentre l’albero più antico delle Marche è a sua volta un tasso che si si trova nel giardino botanico del Monastero di Fonte Avellana, nel piccolo comune di Serra Sant’Abbondio (PU).
“Sebbene la tradizione voglia che l’albero sia stato piantato 1.000 anni fa dai primi monaci camaldolesi che abitarono il monastero, in realtà la pianta avrebbe e circa 600 anni, un’età che ne fa comunque l’albero più antico delle Marche e uno dei tassi i più vecchi d’Italia”, si legge nel report. Il 43% di questo patrimonio ambientale ha le sue radici in comuni sotto i 5mila abitanti. “Gli alberi monumentali – spiegano da Coldiretti Marche – rappresentano senza dubbio un patrimonio inestimabile che impreziosisce ulteriormente il fascino del nostro territorio diventando un attrattore turistico in più per le aree interne e i piccoli borghi. Una bellezza che è frutto del lavoro degli agricoltori che, nei secoli, hanno modellato il paesaggio, contribuito a difendere l’ambiente. Oggi, grazie alla legge sulla multifunzionalità fortemente voluta da Coldiretti, l’agricoltore ha rafforzato il suo ruolo di custode della biodiversità, valorizzatore delle produzioni locali oltre a diventare un interlocutore qualificato delle pubbliche amministrazioni per la gestione del territorio, a partire proprio dalla difesa di formazioni vegetali e arboree monumentali”.
© Riproduzione riservata
Commenti
Approfondisci

Folignano: estate, al via il ''Charlie Brown Summer Camp''
lun 16 giugno • Comunicati Stampa

Grottammare: Kursaal, ''Sconfiniamo'' torna a raccontare l’accoglienza
lun 16 giugno • Eventi e Cultura

Ascoli Calcio, la Famiglia Passeri pronta a rilevare in toto il club dopo esserne stata azionista per due anni e mezzo
lun 16 giugno • Ascoli Time

Ascoli Calcio, l'enfant du pays Carpani pronto all'ottava stagione in bianconero. Finora 136 presenze con 13 gol
lun 16 giugno • Ascoli Time

San Benedetto del Tronto, autocarro a fuoco sulla A14. Fiamme propagate su terreni oltre carreggiata
lun 16 giugno • Cronaca

Ulteriori strategie contro l’invecchiamento muscolare
lun 16 giugno • Salute

Castel di Lama, evento multidisciplinare di yoga e taijiquan/qigong al Borgo Storico Seghetti Panichi
lun 16 giugno • Salute

Evento ‘Studi Aperti’: Koij Atelier e KStudio aprono le porte al pubblico con ‘Mindscape’
lun 16 giugno • Eventi e Cultura

Ascoli Calcio, per Forte non c'è mai stata continuità di rendimento. Solo 26 presenze dall'inverno 2023
lun 16 giugno • Ascoli Time
