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De Matteis: “Bellini fa invidia a tutti. Tornare ad Ascoli? In futuro...”

di Redazione Picenotime

martedì 08 aprile 2014

Giovanni Paolo De Matteis ha la fortuna di lavorare quotidianamente a Napoli al fianco di un grande allenatore come Rafa Benitez, ma i tanti impegni non gli impediscono di seguire con affetto ed interesse le vicende dell'Ascoli Calcio. L'ex centrocampista di Sambenedettese, Avezzano, Frosinone, Chieti e Latina, nato a Roma il 7 Giugno del 1970, è cresciuto professionalmente nel club bianconero, con sei stagioni da team manager e due da direttore sportivo. Scelto dal ds partenopeo Riccardo Bigon nell'estate 2013 per lavorare a stretto contatto con Marek Hamsik e compagni, De Matteis si sta facendo apprezzare nel ruolo che fino allo scorso anno era di Peppe Santoro, diventato coordinatore tecnico dell'Inter. In esclusiva per Picenotime.it il team manager del Napoli ha espresso valutazioni interessanti sul nuovo corso dell'Ascoli.

Paolo, sappiamo che sei informatissimo su tutto ciò che riguarda il Picchio. Vero?

Certo che sì, ho tanti amici ad Ascoli e mi tengo sempre aggiornato. So che si è ricreato tanto entusiasmo in città dopo l'avvento di Francesco Bellini e della nuova Società, anche qui a Napoli mi fermano spesso facendomi notare come il Picchio sia finito in mani più che buone. Ci sono tutti i presupposti per creare un progetto serio ed ambizioso che potrà regalare tante soddisfazioni ai tifosi.

Con Bellini al comando sognare è più che lecito...

L'imprenditore italo-canadese può garantire all'Ascoli una solidità economica che fa invidia a tutti, anche a tante squadre di Serie B e forse a qualcuna di Serie A. Ha fatto benissimo a coinvolgere persone serie che conosco e stimo come Battista Faraotti, Giuliano Tosti e Gianluca Ciccoiani, di certo la nuova Società sarà all'insegna della trasparenza e ci sono grandissimi presupposti per far bene.

Sarà Gianni Lovato ad occuparsi del calciomercato. Conosci il nuovo dg?

Non personalmente, ma me ne hanno parlato molto bene, descritto da tutti come persona seria, corretta e competente. So che gode della massima fiducia da parte del presidente, un fattore fondamentale per poter lavorare senza affanni. Sicuramente ha avuto modo di conoscere molti addetti ai lavori nel mondo del calcio nella sua carriera da giornalista, dovrà essere bravo a non farsi fagocitare da direttori sportivi e procuratori.

Ascoli subito protagonista nel prossimo campionato di Lega Pro unica?

Vincere non è mai facile, lo dimostrano Benevento e Cremonese che da anni investono ingenti risorse ma non riescono a salire in Serie B. Bisogna creare il giusto mix tra giocatori di categoria e giovani di valore. La rosa attuale presenta già elementi interessanti, a partire da Cipriani, grande promessa del calcio italiano che solo per colpa di tantissimi infortuni non è riuscita ad affermarsi a certi livelli. Anche Tripoli sta facendo molto bene e potrebbe rientrare nel prossimo parco attaccanti, senza dimenticare Colomba e Conocchioli, che hanno già fatto vedere buone cose in B e sicuramente in Lega Pro potranno dire la loro. Fondamentale, ovviamente, sarà la scelta del nuovo allenatore.

Tra i nomi in lizza, oltre a Toscano, Petrone e Longo, c'è quello di Giampaolo.

L'idea di Marco, inutile nasconderlo, è molto affascinante. Lo conosco molto bene e so che grandissimo professionista sia, bisogna solo capire se è pronto a calarsi in una realtà come la Lega Pro, seppur il progetto sia avvincente e molto ambizioso. Dopo anni di Serie A non è facile cambiare completamente scenari, giocare a San Siro non è la stessa cosa che scendere in campo a Pagani...

E' stata un'annata incredibile per l'Ascoli, piena di colpi di scena. Tutto iniziato da quella amarissima retrocessione...

In occasione del match che il Napoli ha giocato a Sassuolo un paio di mesi fa ho avuto modo di parlare proprio di questo con Zaza. Tutti e due, a distanza di tempo, non riuscivamo a capacitarci di una retrocessione dai contorni pazzeschi. Dopo il primo tempo sul campo dello Spezia, in vantaggio di 3 gol, eravamo addirittura quinti in classifica. Poi è crollato tutto, davvero inspiegabile. Però non tutti i mali vengono per nuocere e nonostante il fallimento l'Ascoli ha avuto il tempo di riorganizzarsi ed inserire in corsa una proprietà seria che ha potuto salvare il club dall'Eccellenza. Un evento eccezionale, difficilmente ricapiteranno campionati senza retrocessioni, è stata una grande fortuna poter pianificare l'ingresso di nuovi investitori con il fondamentale mantenimento della categoria.

E' utopia poterti rivedere presto nelle file dell'Ascoli?

Guarda, in tutta sincerità, qualche socio mi ha chiesto di tornare a dare una mano, ma al momento mi rimane difficile lasciare una piazza importante come Napoli che mi permette di lavorare sui più importanti palcoscenici italiani ed europei. In futuro, non lo nascondo, mi piacerebbe tantissimo tornare, sono legatissimo ad Ascoli ed ho in progetto di risiedere in pianta stabile dalle vostre parti, sto troppo bene nel Piceno.

Una bella palestra di vita lavorare al fianco di Rafa Benitez.

Lo puoi dire forte, è un tecnico eccezionale, quando parli con lui hai subito l'impressione di avere di fronte una persone intelligente e sensibile. Ha vinto tutto in carriera, ma ha sempre un approccio molto umano, sia quando si relaziona con Higuain che con un magazziniere. Sto portando avanti una bellissima esperienza professionale in una società di vertice, tra le più virtuose d'Italia. Lo staff tecnico è di altissima qualità, nulla è lasciato al caso, viaggio tantissimo ed i tanti match in ambito europeo mi hanno permesso di conoscere molti addetti ai lavori e di migliorare ulteriormente il mio inglese. A Napoli sto bene, ma certamente le pressioni non mancano. Quando ci muoviamo con i giocatori per eventi pubblicitari la città si blocca, andiamo sempre in giro con una corposa scorta ed almeno 4 uomini dediti alla sicurezza. Può capitare che ti trovi di fronte 3mila persone se porti Hamsik o chi per lui in un centro commerciale...

E' possibile una collaborazione tecnica tra Napoli ed Ascoli, anche sul fronte calciomercato?

Al momento non ci sono stati segnali in tal senso, ma sarebbe una bellissima cosa. L'Ascoli ha un settore giovanile molto interessante ed il Napoli ha già messo gli occhi su qualche talentino, soprattutto della nidiata dei 1998. Auspico relazioni fruttifere tra le due Società, ricordo che non troppo tempo fa il club bianconero si era interessato ad Insigne junior, poi finito al Perugia.

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GIOVANNI PAOLO DE MATTEIS

GIOVANNI PAOLO DE MATTEIS