• / Picenotime
  • / News
  • / La Zona Economica Speciale Unica arriva nelle Marche: presentata la nuova opportunità per sviluppo e competitività

News

La Zona Economica Speciale Unica arriva nelle Marche: presentata la nuova opportunità per sviluppo e competitività

di Redazione Picenotime

Stimolare gli investimenti, rafforzare la competitività dei territori e rendere molto più rapido l’avvio di nuove attività imprenditoriali: sono questi gli obiettivi della Zona Economica Speciale (ZES) Unica, la cui estensione alla Regione Marche è stata presentata oggi ad Ancona. L’evento, ospitato nell’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche e organizzato dalla Regione, ha offerto a istituzioni, imprese e rappresentanti del mondo economico un quadro chiaro e approfondito delle opportunità derivanti dall’ingresso della regione nel perimetro della ZES Unica. Presenti il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, l’assessore alla ZES, Giacomo Bugaro, il coordinatore della Struttura Missione ZES Unica Giosy Romano e il sottosegretario al MEF Lucia Albano. L’incontro ha visto i saluti istituzionali del sindaco di Ancona Daniele Silvetti e del Rettore dell’Università Politecnica delle Marche Enrico Quagliarini.



GLI INTERVENTI



La Zes è una opportunità enorme per la nostra regione e abbiamo voluto organizzare questo primo evento regionale di presentazione per condividere con tutti gli attori del territorio, i corpi intermedi, i sindacati, i territori e le imprese l'applicazione di questa misura, informare sulle opportunità che ci sono – ha detto nella sua conclusione il presidente Acquaroli -. La novità più impattante sarà la semplificazione burocratica, che accorcia tutti i tempi di autorizzazione e velocizza la possibilità di nuovi investimenti su tutto il territorio, oltre ai bonus occupazionali e al tema del credito d'imposta, per il quale siamo già a lavoro per comprendere le possibilità migliorative della misura relativa agli aiuti di Stato. Siamo di fronte a un percorso articolato, che richiederà l’adozione di molte misure: oggi compiamo il primo passo, ma proseguiremo confrontandoci territorio per territorio e categoria per categoria. La ZES è stata istituita per attrarre nuovi investimenti, ma soprattutto per sostenere gli imprenditori che già operano sul territorio, i quali da tempo segnalano il peso della burocrazia. La sfida principale è garantire certezza e assicurare risposte chiare, in tempi rapidi e prevedibili. Abbiamo più strumenti aggiuntivi da cogliere e potenziare per far uscire le Marche dalla fase di transizione".



L’estensione della ZES Unica alle Marche e all’Umbria rappresenta un passaggio decisivo per rendere il territorio più competitivo e attrattivo – ha spiegato l’assessore Bugaro nella sua introduzione -. La sburocratizzazione e lo Sportello Unico Digitale consentono di rilasciare l’Autorizzazione Unica in meno di 60 giorni, come certificato dalla Corte dei Conti, garantendo tempi certi alle imprese e favorendo nuovi investimenti. Le agevolazioni economiche, tra cui il credito d’imposta fino al 35% e le misure di decontribuzione per imprese, giovani e donne, rendono più conveniente avviare o ampliare attività produttive sul territorio. Per le aree di Ancona e Pesaro, oggi in parte escluse dagli incentivi, sono già in corso interlocuzioni per ampliare l’accesso ai benefici anche in vista della nuova programmazione dal 2028. Altro elemento strategico saranno le Zone Franche Doganali Intercluse, dove le merci estere possono entrare, essere lavorate e riesportate senza dazi né IVA, applicando solo le imposte del Paese di destinazione. Questo meccanismo aumenta la competitività dei nostri distretti, rafforzando l’attrattività internazionale. La ZES diventa così uno strumento concreto per sostenere la crescita economica, attrarre nuovi investimenti e creare occupazione qualificata nelle Marche”.



Il sottosegretario Albano ha sottolineato: "La necessità di estendere strumenti di semplificazione amministrativa e di incentivi fiscali per le imprese anche nelle Marche è sempre emersa con forza dalle categorie produttive del territorio. Grazie al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Governatore Acquaroli, questo obiettivo è finalmente realtà con l'estensione della Zes Unica attraverso un disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 4 agosto, e divenuto legge dello Stato il 12 novembre attraverso un iter legislativo rapido ed efficace. Sono certa che gli straordinari risultati ottenuti nella Zes Unica introdotta dall'allora Ministro Fitto verranno replicati anche nelle Marche che, con il loro dinamismo e la loro intraprendenza, sapranno utilizzare al meglio le potenzialità offerte da questo nuovo strumento”.



L'opportunità più grande è la semplificazione – ha affermato Giosy Romano - una vera rivoluzione per gli insediamenti produttivi. Attualmente, per realizzare un opificio in area non compatibile urbanisticamente si impiegano anni per ottenere la variante al Piano Urbanistico. Con lo strumento dell’Autorizzazione Unica, che costituisce variante, questi tempi si accorciano sensibilmente. Il modello di semplificazione già in uso nelle regioni inserite nella ZES Unica produce risultati in tempi impensabili. Finora sono state rilasciate più di 920 autorizzazioni uniche in altre Regioni, generando investimenti per circa 30 miliardi di euro. Questi interventi hanno creato circa 41 000 nuovi posti di lavoro, dimostrando un successo tangibile. Ritengo che gli stessi risultati possano essere raggiunti anche nelle Marche. Preciso che non c’è alcuna esclusione di Ancona e Pesaro dal meccanismo di semplificazione: tutti i comuni sono qualificati ZES. L’esclusione riguarda solo il credito d’imposta, previsto da una carta degli aiuti di Stato del 2021, precedente alla qualificazione ZES del territorio. Pertanto, la semplificazione rimane il vero volano per lo sviluppo industriale della Regione. Con questo approccio puntiamo a ridurre drasticamente i tempi e a incentivare nuovi investimenti e occupazione”.



LA ZES



Con la pubblicazione della legge 18 novembre 2025, n. 171, Marche e Umbria sono entrate ufficialmente a far parte della ZES Unica insieme alle regioni in cui la misura è già operativa.



Tra i vantaggi immediati la possibilità, per gli investimenti localizzati nelle due regioni, di accedere da subito all’Autorizzazione Unica tramite lo Sportello Unico Digitale SUD ZES. Si tratta di una procedura semplificata e completamente digitalizzata, pensata per ridurre drasticamente i tempi burocratici. La Struttura di missione è in grado di concludere l’intero iter in circa trenta giorni, avviando il procedimento entro tre giorni lavorativi dalla presentazione dell’istanza e attivando da subito la conferenza di servizi semplificata. L’autorizzazione sostituisce fino a trentacinque diversi titoli abilitativi e può valere anche come variante urbanistica, attribuendo ai progetti caratteri di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità.



L’Autorizzazione Unica è già stata utilizzata oltre 900 volte, generando un impatto economico stimato in 32 miliardi di euro e contribuendo alla creazione di oltre 40 mila posti di lavoro. Durante l’incontro sono stati illustrati alcuni esempi di progetti avviati nel Mezzogiorno, come l’ampliamento di uno stabilimento farmaceutico a Napoli da 80 milioni di euro e la realizzazione di un importante Golf Resort a Taranto da 200 milioni. Interventi complessi che hanno potuto prendere avvio in tempi rapidi proprio grazie alla struttura snella e coordinata dell’Autorizzazione Unica.



Accanto alla semplificazione amministrativa, un altro elemento chiave è rappresentato dal credito d’imposta per gli investimenti. L’agevolazione riguarda l’acquisto di beni strumentali — macchinari, impianti, attrezzature e altri strumenti necessari alle attività produttive — effettuato tra il 1 gennaio e il 15 novembre 2025 nelle zone delle Marche e dell’Umbria ammesse alla misura (zone 107(3)(c) TFUE). Il meccanismo è semplice: una quota delle spese sostenute viene restituita alle imprese sotto forma di credito fiscale, che può essere utilizzato per ridurre il carico tributario. Le percentuali variano in base alla dimensione aziendale: 35% per le piccole imprese, 25% per le medie e 15% per le grandi. Per accedere al beneficio è sufficiente inviare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate entro il 2 dicembre. Le risorse già stanziate ammontano a 110 milioni di euro e, dal 2026, Marche e Umbria entreranno stabilmente nel riparto triennale dei 2,3 miliardi destinati a livello nazionale alle aree ZES.








Riproduzione riservata

Commenti