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Istituto Superiore Sanità: “Curva contagi ha rallentato decrescita. Speriamo di superare pandemia nel 2021”

di Redazione Picenotime

Rezza, Brusaferro e Locatelli

Rezza, Brusaferro e Locatelli

Rezza, Brusaferro e Locatelli

Importanza conferenza stampa nel pomeriggio sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale Covid-19 della Cabina di Regia, con il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli ed il direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute Gianni Rezza.

"Speriamo di superare la pandemia nel 2021. La curva dei contagi ha rallentato la decrescita e ha avuto una controtendenza in questa settimana. L'RT in Italia è a 1.03, in molte regioni è sopra 1. C'è un incremento della velocità di crescita dei casi - ha dichiarato Brusaferro -. Siamo a 166 casi per 100mila abitanti in 7 giorni come incidenza e c'è grande variabilità tra regioni, con il Veneto che mantiene incidenza elevata, ma tutte le regioni hanno incidenza superiore per poter passare da una fase di mitigazione a una di controllo con il tracciamento individuale. Col nuovo anno iniziamo una fase che ha 2 binari: quello positivo della vaccinazione e quello della circolazione del virus che continuerà e per cui bisognerà adottare misure di restrizione. Si tratta ora di modulare le misure in funzione del rischio per fare in modo che questa ripartenza dei casi possa essere mitigata".

"La situazione non è fuori controllo, la curva del contagio nel nostro Paese è decisamente migliore rispetto ad altri Paesi europei. Entrambi i vaccini approvati Pfizer e Moderna sono basati sulla tecnologia Rna-messaggero e l'intervallo tra le due somministrazioni è di 28 giorni per Moderna anziché di 21 - ha aggiunto Locatelli -. Per ogni flacone di Moderna sono ottenibili 10 dosi, non necessita di essere diluito e si conserva tra 15 e 25 gradi. Il sistema di classificazione per fasce ha portato largamente a risultati sia in termini di riduzione della diffusione del contagio sia nella capacità di mantenere la situazione sotto controllo in un periodo potenzialmente a rischio significativo di una ripresa dei casi".

"Le Regioni stanno rispondendo molto bene alla vaccinazione e in Italia sta andando molto meglio che in altri Paesi che hanno una minore cultura vaccinale - ha detto infine Rezza -. Ma gli effetti non si possono vedere nel breve periodo. E' un momento di grande incertezza, sono stati fatti molti meno tamponi ma il pericolo di una ripresa dei casi, non parlerei di terza ondata, non è scampato. Qualche segnale che non ci fa stare tranquilli c'è, penso all'aumento dell'indice Rt e dell'incidenza. Bisogna mantenere tutte le cautele e le precauzioni possibili".


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