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di Redazione Picenotime
In crescita l'indice Rt in Italia, salito nell'ultima settimana da 0,66 a 0,91 e tornato quindi a sfiorare l'1, la soglia della crescita epidemica, come non succedeva dallo scorso Marzo. E' quanto si apprende dalla Cabina di Regia per il monitoraggio settimanale, riunita questa mattina. In deciso aumento anche l'incidenza settimanale, salita da 11 casi di positività al Covid per centomila abitanti a 19 per centomila. Due settimane fa, il punto più basso della discesa, era a 9 per centomila. Aumenta l'incidenza settimanale a livello nazionale con evidenza di aumento dei casi diagnosticati in quasi tutte le Regioni, con il quadro generale della trasmissione dell'infezione da SARS-CoV-2 che torna a peggiorare nel Paese con quasi tutte le Regioni/PPAA classificate a rischio epidemico moderato. La trasmissibilità sui soli casi sintomatici - sottolinea il documento - aumenta rispetto alla settimana precedente, sebbene sotto la soglia epidemica, espressione di un aumento della circolazione virale principalmente in soggetti giovani e più frequentemente asintomatici. Nessuna Regione supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 2%, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 187 (06/07/2021) a 157 (13/07/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale rimane al 2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 1.271 (06/07/2021) a 1.128 (13/07/2021). Sono 19 le Regioni classificate a rischio moderato e due (PA Trento e Valle D'Aosta) a rischio basso nell'ultima settimana di monitoraggio. Tutte le Regioni riportano allerte di resilienza tranne due (PA Trento e Valle D'Aosta). Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza. Aumenta inoltre il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (2.408 vs 1.539 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti scende ulteriormente (31% vs 32,6% la scorsa settimana). Aumenta la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46,2% vs 40,3%). Infine, il 22,8% è stato diagnosticato attraverso attività di screening. La circolazione della variante Delta è in aumento in Italia. Questa variante sta portando ad un aumento dei casi in altri paesi con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi ed è necessario raggiungere una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus.
"L'evoluzione nel mese di agosto si prospetta con una crescita dell'occupazione in terapia intensiva e area medica ma comunque inferiore alle soglie critiche del 30% e 40%, ma è possibile che si superi il 10% di occupazione con centinaia di persone ricoverate, questo è ovviamente lo scenario peggiore". Lo ha dichiarato il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel corso della consueta conferenza stampa organizzata dal Ministero della Salute, sull'analisi dei dati del monitoraggio settimanale della Cabina di Regia. "Ci sono due dati importanti: il numero dei comuni con almeno un caso non decresce più ma si va verso la ricrescita. Nelle settimane precedenti erano 2165 ora sono 2267 comune. In molte regioni c'è inoltre una inversione ed una ricrescita. Il quadro generale della trasmissione dell'infezione torna a peggiorare con molte regioni a rischio moderato. Fortunatamente in questa fase l'impatto della malattia sulla ospedalizzazione rimane minimo. La variante Delta è destinata a crescere e in altri Paesi sta portando grande aumento di nuovi casi: è quindi importante tracciare i contatti e prevedere le quarantene ed è opportuno raggiungere quanto prima la copertura vaccinale con la doppia dose. Questa è una delle priorità - ha aggiunto Brusaferro -. Campagna vaccinazione nazionale? Negli over80 il 90% delle persone ha completato ciclo vaccinale, tuttavia ma man mano che decresciamo nell'età la quota si riduce molto e sappiamo che oggi in Italia sono 2,5 milioni le persone over 60 che non hanno iniziato la vaccinazione e questo è un bacino di utenza particolarmente critico. È estremamente importante che queste persone si proteggano per evitare effetti più critici dell'infezione".
Nel corso della conferenza stampa è intervenuto anche Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del Ministero della Salute. "La variante Delta corre molto e registra un aumento della trasmissibilità del 60% rispetto alla variante Alfa. Questo virus è più trasmissibile rispetto a quello dell'estate scorsa e in questo momento sta colpendo soprattutto persone giovani - ha dichiarato -. Poichè però sono stati vaccinati prima gli anziani, questi dovrebbero essere protetti dalla malattia grave e quando si vaccineranno in modo sostanzioso i giovani comincerà a rallentare la corsa del virus".
Aumenta l’incidenza settimanale a livello nazionale con evidenza di aumento dei casi diagnosticati in quasi tutte le Regioni/PPAA. Il quadro generale della trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2 torna a peggiorare nel Paese con quasi tutte le Regioni/PPAA classificate a rischio epidemico moderato.
La trasmissibilità sui soli casi sintomatici aumenta rispetto alla settimana precedente, sebbene sotto la soglia epidemica, espressione di un aumento della circolazione virale principalmente in soggetti giovani e più frequentemente asintomatici.
L’impatto della malattia COVID-19 sui servizi ospedalieri rimane minimo con tassi di occupazione in area medica e terapia intensiva stabile. La circolazione della variante delta è in aumento in Italia ed è atteso che diventi presto prevalente.
Questa variante sta portando ad un aumento dei casi in altri paesi con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi.
È prioritario raggiungere una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione in tutti gli eleggibili, con particolare riguardo alle persone a rischio di malattia grave, nonché per ridurre la circolazione virale e l’eventuale recrudescenza di casi sintomatici sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità.
Sulla base dei dati e delle previsioni ECDC, della presenza di focolai causati dalla variante virale delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali, è opportuno mantenere elevata l’attenzione, così come applicare e rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale.
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