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Sisma 2016, Castelli: ''Dati su domanda-offerta lavoro confermano che nel cratere c’è voglia di rinascita''

di Redazione Picenotime

venerdì 06 giugno 2025

La tre giorni di Ascoli Piceno della campagna nazionale di ‘C’è posto per te’ conferma che, anche sotto il profilo lavorativo, il cratere è più che mai vivo, attrattivo e inclusivo. Il sistema imprenditoriale piceno, e non solo, ha reagito alle conseguenze del sisma e si sta risollevando. Il potenziale di crescita e sviluppo è tangibile e va sostenuto e valorizzato, anche attraverso iniziative come quella giunta in città e promossa da Sviluppo Lavoro Italia. ‘C’è’ posto per te’, infatti, qui ad Ascoli ha avuto un riscontro molto positivo, confermato dai numeri legati alla partecipazione: al Job Day che si è svolto nella giornata di ieri e di oggi, sono intervenute circa 30 aziende, che hanno proposto 711 posizioni lavorative, mentre gli iscritti ai colloqui sono stati oltre 400. Oggi si è svolto anche l’Inclusion Day, stato dedicato al collocamento mirato di persone diversamente abili che hanno potuto incontrare alcune aziende per valutare la possibilità di compiere percorsi condivisi”. Lo ha detto il commissario al sisma 2016 Guido Castelli che questa mattina, presso il Polo di Sant'Agostino, ha partecipato al seminario “Collocamento mirato ed accomodamenti ragionevoli”.

È particolarmente importante che questa campagna abbia visto l’adesione di tanti giovani, che stiamo incentivando a restare nei loro territori anche grazie a iniziative come questa, e che sia stata rivolta anche alle persone diversamente abili - ha aggiunto Castelli -. Il principio dell’inclusione viene affermato anche attraverso il lavoro e l’Appennino centrale del futuro che immaginiamo deve essere un luogo nel quale tutti possano vivere e realizzarsi. La strategia di riparazione economica e sociale che stiamo adottando può contare anche sul Programma NextAppennino, strumento che ha consentito il finanziamento (per 500 milioni di euro) di oltre 1400 progetti destinati alla creazione di nuove imprese o al rinnovamento di aziende già esistenti. In entrambi i casi stiamo riscontrando la necessità di assumere e di reclutare nuovo personale. È un altro segnale che ci fa ben sperare perché il contrasto al fenomeno dello spopolamento delle nostre aree interne prevede necessariamente l’accesso a opportunità di lavoro e a servizi adeguati. Soltanto un tessuto sano, che abbia la possibilità di crescere, può consentire alle nostre comunità di diventare attrattive e di rilanciarsi”.


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