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Comunanza, Beko conferma a Roma esuberi e chiusure. Acquaroli: “Il piano industriale è inaccettabile. Va ritirato”

di Redazione Picenotime

martedì 10 dicembre 2024

Fumata nera nell'incontro tra ministero, sindacati, istituzioni e la dirigenza della Beko. Nel terzo incontro che si è svolto oggi al ministero delle Imprese e Made in Italy alla presenza del Ministro Adolfo Urso, la proprietà ha riconfermato il proprio piano industriale che di fatto prevede la chiusura nel 2025 degli stabilimenti di Siena, Comunanza e Fabriano con la perdita di quasi duemila posti di lavoro (circa 700 nelle Marche) senza tener presente l'indotto che gli stabilimenti generano nei rispettivi territori.

All'incontro, per la Regione Marche, erano presenti il governatore Francesco Acquaroli insieme agli assessori Stefano Aguzzi, e Andrea Maria Antonini. Con loro anche il sottosegretario al Mef, Lucia Albano, e il commissario alla ricostruzione Guido Castelli.

Il piano industriale riproposto in questa sede dall'azienda è inaccettabile e va ritirato – ha dichiarato il presidente Acquaroli al termine dell'incontro. - Lo abbiamo ribadito in modo chiaro e fermo nel corso del tavolo. Comunanza non può chiudere così come va tutelata l'occupazione nella sede di Fabriano. Tutte le istituzioni e le forze sindacali sono unite insieme al Governo per fare muro su questa vertenza. La priorità è la salvaguardia dell'occupazione, delle competenze e della storia industriale di questo settore strategico per le Marche. Nel mio intervento ho fatto appello alla responsabilità sociale dell'azienda, le sue sfide non possono essere scaricate sulle spalle dei lavoratori. Ringrazio il Ministro Urso che a nome del Governo ha ribadito l'irricevibilità del piano industriale attuale di Beko, chiedendo all'azienda di presentarne uno nuovo che tuteli i lavoratori e rispetti le prescrizioni della golden power. Il tavolo verrà riaggiornato a metà gennaio per valutare le decisioni di Beko. L'obiettivo e l'auspicio – ha concluso Acquaroli - è che l'azienda riveda totalmente le proprie posizioni su questa vicenda fondamentale per le Marche".  


Foto Fb: Francesco Acquaroli

Foto Fb: Francesco Acquaroli

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