Fotovoltaico a terra in Valdaso, Coldiretti: “No a consumo di 75mila metri quadri di terreno coltivabile, prima i tetti”
di Redazione Picenotime
martedì 03 ottobre 2023
“Un mega impianto di pannelli
fotovoltaici a terra, grande quanto 10 campi da calcio, è l’ennesimo
progetto di consumo del suolo in Valdaso, neanche stessimo parlando
del deserto di Rub al-Khali sul quale gli emirati arabi fecero
nascere le metropoli del Golfo Persico. È speculativo, infatti,
aggredire piccoli proprietari e conduttori con cifre ben al di sopra
dei prezzi di mercato in stagioni in cui l’agricoltura è in
sofferenza”. Esordisce così la Coldiretti Ascoli Fermo
nell’apprendere di come, ancora una volta dopo il biodigestore e il
gasdotto, la Valle dell’Aso è presa di mira da insediamenti che
implicherebbero un consumo di ingenti quantità di terreno
coltivabile, in un territorio delle Marche fortemente vocato
all’agricoltura e con produzioni di eccellenza come la Mela Rosa
dei Sibillini.
"La ricerca di un’energia pulita, rinnovabile e
più amica dell’ambiente non può arrivare a scapito delle
produzioni agricole e del paesaggio – precisano dall’Organizzazione
degli agricoltori – i nuovi impianti devono svilupparsi su
superfici già coperte come tetti di stalle, cascine, magazzini,
fienili, laboratori di trasformazione e strutture agricole. Questo
mega impianto – prosegue la Coldiretti – verrebbe realizzato nel
comune di Santa Vittoria in Matenano, sempre nella località di Ponte
Maglio dove insiste il progetto per la realizzazione del
biodigestore".
In provincia di Fermo insistono già 4.025 impianti
fotovoltaici che producono 146 gigawattora, il 10% dell’energia
fotovoltaica prodotta nelle Marche, seconda solo alla Puglia per
incidenza di ettari occupati (1,03/1000), in cui quasi un impianto su
due è a terra (46%).
“Prima di progettare impianti a terra –
commenta Stefano Mazzoni, Presidente di Coldiretti Ascoli Fermo –
pensiamo alle migliaia di tetti sui capannoni, sulle stalle, sui
fienili. Per tagliare i costi dell’energia e contribuire a ridurre
il deficit energetico del Paese sono fondamentali misure come il
“Parco Agrisolare” del PNRR con cui si finanziano investimenti
per il fotovoltaico sui tetti degli edifici rurali, misura per la
quale si sta registrando un vero e proprio boom di domande in giro
per l’Italia. I cittadini sono con noi, anche quelli della Valdaso,
dove i giovani di Coldiretti hanno raccolto migliaia di firme per
dire Sì al fotovoltaico ecosostenibile e NO a ulteriore occupazione
di suolo. Siamo pronti a tutto per evitare questo scempio ovunque, a
Ponte Maglio, caso per cui invitiamo il Sindaco di Santa Vittoria in
Matenano, da sempre sensibile ai nostri temi, a fare altrettanto,
ovvero il possibile, perché non basta escludere vincoli ambientali o
idrogeologici e far finta che non esistano ricadute economiche
sull’agricoltura”.
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