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Coronavirus, Curcio: “Vaccini? Siamo in guerra e servono norme da guerra, lavorando insieme”

di Redazione Picenotime

lunedì 29 marzo 2021

Non siamo in giro a mettere voti e fare classifiche, questo non ci interessa. Ci interessa che il sistema Paese vada avanti insieme e siamo pronti a dare più supporto dove più c’è necessità. Non fermiamoci ai numeri, ma utilizziamoli per fare dei salti in avanti”. A dichiararlo è stato il capo del dipartimento nazionale della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, stamattina a Genova all’inaugurazione dell’hub vaccinale alla Fiera. “A noi interessa che ci si vaccini: c’è un compito dello Stato nella sua interezza, non solo nella parte centrale. Nessuno ha in mano da solo la responsabilità di questa filiera: o ognuno fa un pezzettino o non ne usciamo. E la Liguria il suo pezzettino lo sta facendo come si deve. L’obiettivo da 500.000 vaccini al giorno lo possiamo raggiungere solo se ognuno farà il proprio pezzettino regionale e locale - ha aggiunto Curcio -. Siamo in guerra e servono norme da guerra. Mi pare che qualcosa si stia già facendo, sull’impiego delle farmacie ad esempio è stata fatta una norma. Così come è stata fatta una norma per sbloccare l’attività degli infermieri, al di là di quello che fanno ordinariamente. Siamo pronti a recepire tante cose per risolverle tecnicamente. Fateci vedere le best practice, ma fateci vedere anche dove sono le criticità, così riusciamo a intercettarle bene, lavorando insieme”.

Fabrizio Curcio (Dire.it)

Fabrizio Curcio (Dire.it)

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