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di Redazione Picenotime
Riceviamo e pubblichiamo nota stampa della Federazione Provinciale Partito Democratico Piceno.
"Quando alcuni sindaci mi hanno
chiamato preoccupati per la possibilità dell’aumento delle
bollette dell’acqua del 15% non credevo che l’ATO guidato da
Fioravanti potesse proporre una cosa simile. Eppure dai primi
riscontri la notizia ha purtroppo fondamento." ad affermarlo è
il segretario provinciale PD Francesco Ameli, a seguito
del'annuncio dell'aumento del 15% delle tariffe dell'acqua.
"È
incredibile" prosegue il giovane esponente tem "pensare che
in un momento di crisi del genere determinato dall’aumento delle
bollette di luce e gas possa arrivare un ulteriore carico per
famiglie e imprese.Un aumento tenuto “segreto” ma che si vuole
approvare entro una settimana e precisamente il 17 novembre. "Aumenti
imminenti" afferma Ameli "che contrastano i proclami fatti
dal vertice politico e tecnico del gestore che descrivevano bilanci
virtuosi e “tesoretti” determinati dalla buona gestione e
che rassicuravano i cittadini dicendo che le tariffe non sarebbero
aumentate."
"Ma a cosa servono i maggiori costi ai
cittadini che pagano già bollette salate? Serviranno a coprire le
spese degli investimenti che l’ATO ha in programma e che saranno
realizzati dalla CIIP. Quale amministrazione pubblica alzerebbe le
imposte locali per garantire, non i servizi essenziali, ma gli
investimenti?" si domanda Ameli
"Investimenti, mi preme
ribadirlo, di cui il presidente Alati si è sempre vantato come a
costo zero" ricorda Ameli "Forse però aveva le idee poco
chiare se a pagare saremo noi, cittadini piceni e fermani: il rischio
è che continueremo a pagare le scelte di un vertice politico che ho
sempre ritenuto inadeguato, e questa ne è la dimostrazione. Inoltre,
a più di sei anni dal sisma CIIP e ATO non sono riusciti a trovare
ancora nuove sorgenti sui Sibillini (addossando la colpa come al
solito ad altri) e nel mentre i cittadini continuano a bere acqua di
pozzo. Ma se CIIP a ATO sostengono che non ci sia acqua sui
Sibillini, perché vogliono farci pagare la realizzazione di un nuovo
acquedotto proprio lì? E perché questo acquedotto che doveva essere
costruito senza esborso dalle tasche dei contribuenti, ora ricadrà
invece su di noi poveri cittadini?"
"C’è chi pensa
che abbiamo gli anelli al naso" conclude "e non vediamo
cosa accade, ma si sbaglia perché siamo pronti alla mobilitazione"
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