BONFIGLIO: "IL PICCHIO DEVE SALVARSI A TUTTI I COSTI"
di Redazione Picenotime
martedì 09 aprile 2013
Quando calcava il prato del Del Duca era per tutti la "Pantera Nera", pronto alla zampata decisiva nei momenti difficili del match. Adriano Mario Bonfiglio
è stato uno dei grandi protagonisti dell'entusiasmante cavalcata dei "Diabolici" guidati da Bepi Pillon, che dal 2001 al 2003 mandarono in visibilio
il popolo bianconero. Alla soglia dei 39 anni Bonfiglio ancora si diverte a giocare nelle file dell'Atletico Azzurra Colli (squadra che occupa il sesto posto nel
girone D di Prima Categoria) in compagnia dell'amico Fabio Di Venanzio, con il quale condivide anche la guida tecnica della scuola calcio ASD Piccoli Diabolici. In
esclusiva per Picenotime.it l'ex bomber bianconero ha analizzato il momento delicato dell'Ascoli, squadra di cui è ovviamente super
tifoso.
Mario, preoccupato per la situazione del Picchio dopo il ko di Livorno?
Un po' sì, soprattutto perchè non ho visto (al
di là delle assenze comunque importanti) una squadra grintosa, vogliosa, cattiva e pronta a tutto per salvarsi.
Contro il Modena una partita da
non sbagliare. Come dovrà essere preparata?
La preparazione è soggettiva, ogni mister ha il suo credo ed il suo metodo. Il fattore
principale è che Rosario trovi la chiave giusta tatticamente e soprattutto caratterialmente, una squadra compatta, una squadra che non molli un
centimetro.
La salvezza dell'Ascoli si costruirà negli ultimi 4 match al Del Duca o ci sarà bisogno di un colpo esterno?
Penso che le squadre che hanno dai 42/43 punti in giù dovranno pensare partita dopo partita e cercare di raccogliere il massimo da ognuna di
essa. I calcoli non mi sono mai piaciuti ma devo anche dire che l'Ascoli dovrà sfruttare al massimo il fattore campo.
Tu hai vissuto l'epopea
dei "Diabolici", quanto sarà importante l'apporto dei tifosi?
Erano altri tempi, altri giocatori, ma i tifosi sono sempre gli stessi,
il loro supporto non è mai mancato e non mancherà di certo adesso. Anzi, nei momenti di difficoltà hanno sempre tirato fuori il meglio dai
calciatori e dimostrato come la Serie B per Ascoli non sia un lusso.
Vivi in città, che aria si respira tra la gente? C'è pessimismo
o fiducia?
50 e 50, siamo un popolo di allenatori, ognuno dice la sua... In questo momento è normale che ci sia un po' di pessimismo, io ho
vissuto gli anni che sono seguiti alle 7 stagioni in C, so cosa vuol dire per loro.
Credi che Pergolizzi sia l'uomo giusto per guidare l'Ascoli in
questo rush finale?
Conosco Rosario personalmente, era anche il vice di Pillon, ma non conosco il suo lavoro in campo. Posso solo parlare bene di lui
come uomo, molto disponibile e umile. Lui vive lo spogliatoio tutti i giorni ed ha il termometro della squadra in mano, conosce pregi e difetti di ogni singolo
giocatore. Speriamo abbia la ricetta giusta, l'ha dimostrato vincendo a Palermo con la Primavera.
Dispiaciuto per l'esonero di Silva?
Certo, ma sappiamo che il primo a "pagare" è sempre l'allenatore. Mi ricorda
molto il lavoro che fece Castori, i due percorsi sono assai simili.
Lavori molto con i giovani talenti con l'ASD Piccoli Diabolici, come ti è
parso il debutto di Giovannini a Livorno?
Buono, darei più spazio ai giovani talentuosi, come hai detto lavoro con i bambini insieme a Fabio con
la nostra scuola calcio, sappiamo la freschezza, l'entusiasmo e quel pizzico di "follia" che i giovani possono dare alla squadra. Ma so benissimo che si
può cadere nel responsabilizzare troppo il ragazzo, far pesare eccessivamente questo momento di difficoltà, ciò non deve accadere.
Da bomber, credi che Zaza sia uno dei potenziali "crack" del calcio italiano per gli anni a venire?
Penso che Zaza abbia grandi margini di
miglioramento, l'anno prossimo farà la preparazione con una squadra di serie A, lì avrà l'occasione di crescere come uomo e come calciatore,
con la possibilità di dimostrare tutto il suo valore.
L'anno scorso, insieme al tuo amico fraterno Fabio Di Venanzio, ti abbiamo visto sul
palco nel corso della festa salvezza. Prova a fare un fioretto: se l'Ascoli si salva...
Niente fioretti, l'Ascoli deve salvarsi a tutti i costi!
© riproduzione riservata

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