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Ascoli, 'On the road' compie 30 anni: “Abbracciate le vulnerabilità. Siamo dimostrazione che nessuno va lasciato solo”

di Davide Ciampini

giovedì 10 aprile 2025

Dopo i fortunati appuntamenti di San Benedetto del Tronto dedicati al mondo del lavoro, il progetto “STRADE- Territori che creano nuovi spazi di comunità” in occasione dei 30 anni della cooperativa On the Road, fa tappa ad Ascoli Piceno per i due eventi conclusivi delle celebrazioni, previsti 9 e 10 aprile.  Con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e di Banca Di Ripatransone e del Fermano-Credito Cooperativo e Coop Alleanza 3.0 zona Macerata–Fermo, Ascoli e Abruzzo, e il patrocinio di Regione Marche, Provincia di Ascoli Piceno, e Comuni di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, il calendario di attività “STRADE” è finalizzato a coinvolgere i già numerosi stakeholders della cooperativa e il territorio nel promuovere buone pratiche a favore dei diritti umani, sociali, civili e dell’integrazione, sostenendo e valorizzando un pensiero critico sui temi cruciali di cui On the Road si occupa. Moderatrice della kermesse svoltasi questa mattina presso il Teatro dei Filarmonici Silvia Silvozzi, della Bottega del Terzo Settore di Ascoli Piceno.

"In questa giornata, in cui festeggiamo i trent'anni della compagnia 'On the Road', mi vengono in mente due termini: inclusione e dignità - ha esordito il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti -. Si tratta di due vocaboli che caratterizzano la storia di questa cooperativa,  che giornalmente affronta il tema del lavoro. Un tema mediante cui la persona riesce ad accrescere se stessa. Pur avendo dimensione nazionale, 'On the road' ha scelto Ascoli come teatro per la festa dei suoi trent'anni, e questo non può che renderci orgogliosi. Le cooperative portano un contributo rilevante per ciò che concerne lo sviluppo dell'economia circolare. Nel corso degli anni, infatti, i comuni hanno subìto numerosi tagli, che le comunità hanno aiutato a supplire. Infatti, lo stato sociale, così come la sinergia tra associazioni e botteghe non sono solo importanti, ma determinanti. Vi ringrazio per ciò che fate nella prospettiva dell'accrescimento del territorio nonché per la difesa della dignità umana".


"È per me un grande onore essere qui per festeggiare i trent'anni della nostra cooperativa - ha proseguito Silvia Fabrizi della comunità 'On the road' -; un anniversario che non è soltanto una ricorrenza ma un moto di gratitudine verso chi ha fondato - e contribuito - a costruire questa realtà. Un'organizzazione complessa, certo, ma anche comunità umana desiderosa di apprendere e fare rete. Ci siamo spesso interrogati sul senso di essere volontari prima, associazione poi e cooperativa sociale oggi. La realtà attigua è in repentino movimento e il panorama fa sì che aumenti la complessità delle nostre scelte. Quello di oggi è il culmine di un percorso di riflessione, 'Strade' è un plurale significativo, che ha aperto la cooperativa al contrasto alla violenza di genere, al lavoro e alla formazione. Abitare la complessità significare non permettere di identificare le persone con le loro vulnerabilità, ma per il loro essere. Costruire il futuro è in definitiva l'attività migliore per celebrare questa ricorrenza".

"Non ero maggiorenne quando sono entrato nella cooperativa - ha precisato il Responsabile dell’Area Marginalità Estrema - Cooperativa 'On the Road' Massimo Ippoliti -. Abbiamo passato momenti difficili, in cui abbiamo lasciato da parte anche noi stessi: le nostre famiglie i nostri studi, le nostre amicizie. La mia emozione oggi è diversa, dato che mi trovo alla presenza dei miei colleghi. Molti ricorderanno Michelle, un senzatetto francofono, con cui facemmo uno spettacolo teatrale che portammo in tutto l'Abruzzo. On the Road dimostra che nessuno va lasciato da solo. Abbiamo abbracciato le vulnerabilità e il disagio, anche in virtù della nostra capacità di networking".


"Desidero - ha sottolineato Pierluigi Stefanini di ASVIS Alleanza - complimentarmi con voi per questo vostro importante traguardo; a trent'anni si esce dalla giovinezza e si entra in un mondo diverso, foriero di traguardi e soddisfazioni. Occorre avere una visione integrata delle questioni, dimodoché si possa produrre un reale cambiamento; stravolgere un assetto globale implica dei rischi enormi, specie per la sanità complessiva dei nostri paesi; dobbiamo fare sì che lo sviluppo economico vada di pari passo con la sostenibilità e il rispetto dei cittadini. Lo sviluppo sostenibile implica una dimensione intergenerazionale che per sua natura mira a creare futuro per i posteri. La cooperativa non è proprietà dei soci attuali ma di quelli venturi. Se, come vogliamo, trasformare e creare benessere, dobbiamo farlo attraverso una partecipazione e responsabilizzazione. La collaborazione è per sua natura democratica in quanto deve cercare collaborazione attraverso i soci e le istituzioni tutte.

 "Il nostro compito afferisce alla collaborazione di quella che  è l'economia locale - ha asserito Serena Miccolis di AICCON Research Center -; in poche parole, facciamo da ponte tra il mondo accademico e ciò che avviene sul terriorio. Il DNA della cooperazione è coerente alla volontà di fare da collante tra lo sviluppo che vogliamo e la dimensione attuale; il ruolo vede la relazione non solo come metodo del nostro agire, ma anche come fine".

"Prendo qualche secondo per ringraziare i presenti e chi, in questi trent'anni, ha costruito la nostra comunità - ha detto la Responsabile dell'Area Violenza di Genere Laura Gaspari- Cooperativa 'On the Road'. Abbiamo voluto dimostrare e raccontare ciò che abbiamo fatto così come quello che siamo in procinto di realizzare. Parto da alcuni elementi che ha citato chi mi ha preceduto. Si tratta di una cooperativa sociale che parte dal basso, segnatamente dalla strada, a cui è stata riconosciuta una vocazione specifica. Abbiamo costruito qualcosa che fa luce su ciò che spesso viene marginalizzato. La differenza la facciamo ogni giorno: non solo con il lavoro, ma anche attraverso la reciprocità dei nostri rapporti. E' questo il nostro tratto distintivo: non solo lavoro sociale ma anche lotta, rivendicazione e discussione".





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