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Covid, Istituto Superiore Sanità e Ministero Salute: “Rt scende a 0.82, lieve diminuzione dei ricoveri”

di Redazione Picenotime

venerdì 24 settembre 2021

“Nel periodo compreso tra l’1 e il 14 settembre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,82 (range 0,81-0,82), al di sotto della soglia epidemica e in diminuzione rispetto alla settimana precedente (quando si attestava a 0,85 ndr)”. È quanto emerge dall’ultimo monitoraggio settimanale sull’andamento del Covid in Italia dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute. “È in diminuzione l’incidenza settimanale a livello nazionale- prosegue il report- 48 per 100.000 abitanti (13/09/2021-19/09/2021) vs 54 per 100.000 abitanti (06/09/2021-12/09/2021). L’incidenza rimane al di sopra della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti, che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti”.

“Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in lieve diminuzione al 5,7% (rilevazione giornaliera ministero della Salute), con una lieve diminuzione del numero di persone ricoverate da 554 (14/09/2021) a 516 (21/09/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce leggermente al 6,8%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in lieve diminuzione da 4.165 (14/09/2021) a 3.937 (21/09/2021)”.

“In diminuzione il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (8.482 vs 10.655 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti resta stabile (33% vs 33% la scorsa settimana). Resta stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46% vs 46%) e la percentuale di casi è stato diagnosticato attraverso attività di screening (21% vs 21%)”.

“Anche questa settimana sono 4 le Regioni/PPAA che risultano classificate a rischio moderato (Valle d’Aosta, Piemonte e le Province autonome di Trento e Bolzano), secondo il dm del 30 aprile 2020. Le restanti 17 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio basso. Solo una Regione/PA riporta un’allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza”.

“La circolazione della variante Delta è prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell’Unione Europea ed è associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in altri Paesi con alta copertura vaccinale”, si legge ancora nella bozza dell’ultimo monitoraggio settimanale sull’andamento del Covid in Italia. “Una più elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione - prosegue il report - rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità”. È quindi opportuno realizzare un “capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione e applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale”. 

Monitoraggio settimanale Covid-19, report 13 - 19 settembre 2021

Si conferma la diminuzione dell’incidenza settimanale a livello nazionale, da questa settimana al di sotto della soglia di 50 casi settimanali per 100.000 abitanti. La trasmissibilità stimata sui casi sintomatici e sui casi con ricovero ospedaliero è sotto la soglia epidemica.

Si conferma una lieve diminuzione del tasso di occupazione di posti letto in area medica e terapia intensiva associati alla malattia COVID-19.

Quasi tutte le Regioni/PPAA sono classificate a rischio epidemico basso, nessuna Regione/PPAA presenta un rischio epidemico alto.

La variante delta è dominante in Italia dal mese di luglio. Questa variante è dominante nell’intera Unione Europea ed è associata ad una maggiore trasmissibilità.

Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti.

È opportuno continuare a garantire un capillare tracciamento, anche attraverso la collaborazione attiva dei cittadini per realizzare il contenimento dei casi; mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti raccomandati per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale.

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