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di Redazione Picenotime
Il premier Giuseppe Conte, al termine del Consiglio dei Ministri, ha parlato in conferenza stampa a Palazzo Chig illustrando le nuove misure restrittive per il contenimento dei contagi da Coronavirus durante le festività natalizie.
"Il metodo della colorazione per regioni ci ha permesso di evitare un secondo lockdown generalizzato. Le misure del Governo hanno funzionato grazie alla responsabilità dei cittadini. Siamo partiti con il metodo a zone con RT a 1.7 e lo abbiamo riportato a 0.86, tanto che nei prossimi giorni tutte le regioni possono diventare zona gialla. La situazione rimane però difficile, in Italia ed in tutta Europa. Il virus continua a circolare dappertutto, si lascia piegare ma non si lascia sconfiggere. Anche tra i nostri esperti c'è una forte preoccupazione che la curva dei contagi possa avere un'impennata durante le festività natalizie. Dobbiamo intervenire con una decisione sofferta per rafforzare il regime di misure necessarie in modo di cautelarci meglio per la ripresa delle attività a Gennaio e per questo abbiamo disposto un nuovo decreto legge - ha dichiarato Conte -. Ragioniamo per una zona rossa nel periodo dal 24 dicembre al 6 gennaio nei giorni festivi e prefestivi. Si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute. E' possibile ricevere nella propria abitazione fino a 2 persone non conviventi con eventualmente i propri figli minori di 14 anni. E' una misura che abbiamo pensato per consentire quel minimo di socialità che si addice a questo periodo. Durante i giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 lo spostamento verso le abitazioni private è consentito una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22, verso una sola abitazione ubicata nella medesima regione e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. Nei giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 sull'intero territorio nazionale si applicano le misure del Dpcm del 3 dicembre sulle zone rosse, nei giorni 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021 si applicano le misure sulle zone arancioni. L'Italia sarà invece tutta arancione nei giorni 'lavorativi' all'interno delle due settimane delle vacanze natalizie: il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio. Rispetto alla zona rossa, due sono le differenze principali: sono aperti i negozi ed è sempre consentito lo spostamento all'interno del proprio comune di residenza. Il decreto legge introduce però una norma a favore dei piccoli comuni: sono infatti consentiti gli spostamenti dai paesi con una popolazione non superiore a 5mila abitanti per una distanza di massimo 30 chilometri con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. Fino alle 22 sono possibili le funzioni religiose. Non entriamo nelle case degli italiani, il decreto è concepito come limite alla circolazione delle persone. Siccome siamo in zona rossa interveniamo per dare forti limiti alla circolazione. Si esce con l’autocertificazione. Siamo al fianco degli operatori che saranno coinvolti da queste misure. Abbiamo sospeso contributi e tributi per coloro che hanno perdite. Chi subisce dei danni economici deve essere subito ristorato. Questo decreto dispone subito un ristoro di 645 milioni per i ristoranti e bar. Oltre ai sussidi per bar e ristoranti, con il nuovo dl ristori di gennaio provvederemo a compensare delle perdite anche gli altri operatori oltre ai ristoranti e bar e creeremo delle misure perequative. I morti sono e rimarranno una ferita aperta, abbiamo una popolazione molto anziana, la più anziana al mondo dopo il Giappone, ma le morti dipendono da tanti fattori. Ma su questo fatto la politica dismette il proprio ruolo e si affida agli scienziati. Abbiamo davanti la fine di questo incubo, ci avviamo pur con misure restrittive al vaccine day del 27 Dicembre in Italia e un primo gruppo di Paesi europei. Non risolveremo il problema il 27 Dicembre. Interverremo con un piano vaccinale che abbiamo già anticipato: dobbiamo trovare in questa certezza la forza di chiudere questo brutto capitolo insieme. Non prevediamo obbligatorio il vaccino: lo offriamo facoltativamente ma abbiamo già iniziato a promuovere una campagna per spiegare a tutti che il vaccino sarà testato dalle istituzioni più accreditate in Europa e sarà sicuro. Sarà offerto a tutti e speriamo che tutti si predispongano ad accogliere questo trattamento".
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