LA BELLA CIPOLLONI CI SPIEGA L'EPTATHLON: "UNA SFIDA CON SE STESSI"
di Redazione Picenotime
sabato 27 aprile 2013
Enrica Cipolloni rappresenta uno delle figure di punta dell'atletica leggera della provincia di Ascoli Piceno ed in prospettiva uno degli elementi più
interessanti nel panorama nazionale. Nata a San Benedetto del Tronto nel 1990, si cimenta con ottimi risultati nell'affascinante disciplina dell'eptathlon, prova
olimpica che combina i 100 metri ostacoli, il salto in alto, il getto del peso, i 200 metri piani, il salto in lungo, il tiro del giavellotto e gli 800 metri piani.
Alta 178 centimetri per 57 chilogrammi, la Cipolloni (che spicca per eleganza ed armonia fisica) è tesserata per la società Tecno Adriatletica Marche e
fa parte del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro di Padova. In esclusiva per Picenotime.it la bellissima atleta sambenedettese ha raccontato sogni e speranze per
il prosieguo di una carriera che si annuncia brillante.
Enrica, come ti sei avvicinata al mondo dell'atletica leggera?
Tutto merito del mio
allenatore, Francesco Butteri, che era il mio insegnante di educazione fisica presso il Liceo Scientifico "B. Rossetti" di San Benedetto del Tronto, in cui
insegna tutt'ora.
L'eptathlon è una bella sfida con se stessi, una disciplina completa ed a tratti massacrante. Confermi?
È una bella disciplina. Dura, perchè ti mette a confronto con molte specialità, sette, e quasi sicuramente non si è portati
in tutte le specialità in egual maniera, dunque è davvero una sfida con se stessi per migliorare. È molto formativa a mio avviso, perchè insegna a
conoscersi in tutte le sfaccettature e a lottare per superare i propri limiti.
Tra le sette discipline, quale preferisci e quale invece ti crea maggiori
problemi?
Preferisco sicuramente il salto in alto, dove gareggio anche come gara individuale, mentre il mio tallone d'Achille è il mezzofondo,
ovvero gli 800 metri, che sono sempre l'ultima gara in programma.
Quante ore ti alleni al giorno e da chi sei seguita?
Mi alleno
quotidianamente, almeno tre ore e mezzo al giorno. Alcuni giorni sia mattina che pomeriggio, e sono seguita da Francesco Butteri.
Negli ultimi tempi non
sono mancati premi e riconoscimenti. Senti il peso di essere diventata un'atleta di livello?
Ci sono stati premi e riconoscimenti, tra cui l'ultimo
il "Premio Orlini", di cui sono onorata e orgogliosa, ma la strada per essere un'atleta di livello come vorrei è ancora lunga, c'è da
lavorare duramente.
Gli obiettivi agonistici per questo 2013?
Per quest'anno non saprei bene gli obiettivi, devo risolvere dei problemi
fisici che mi porto dietro da un anno e che sono fortemente limitanti per gli allenamenti, quindi in questo momento la priorità è tornare in
salute.
Il tuo sogno nel cassetto a livello sportivo? Fino a dove pensi di poter arrivare?
Il sogno sportivo, come ogni atleta, sono le Olimpiadi. I miei limiti non li conosco in pieno nemmeno io, il limite assoluto lo scoprirò a fine
carriera. Al momento cerco sempre di migliorarmi.
Nonostante il grande dolore per la morte del mito Mennea, l'atletica leggera italiana sta vivendo
una fase di risveglio. Noti questa rinascita e credi di poterne far parte?
Ci sono nuovi grandi talenti, che stanno scrivendo la storia dell'atletica
azzurra, e continueranno. Io spero di tornare in forma ed esprimermi al meglio per poterne far parte.
A quale grande atleta del passato ti ispiri?
Sicuramente Sara Simeoni, che ho avuto l'onore di conoscere, e mi ha affascinato per il carisma, la determinazione, l'umiltà e la
gentilezza. È una grande atleta, ma è ancor prima una grande donna.
Che spazio occupa l'atletica nella tua vita e come passi il resto
della tua giornata?
L'atletica è un bellissimo momento della mia vita, che intendo sfruttare e vivere al meglio e che attualmente mi impegna
molto, ma comunque ho altri interessi ed il resto del mio tempo lo passo a studiare. Spero di laurearmi entro quest'anno presso l'Università di
Camerino, al corso di laurea in Disegno industriale ed ambiente, della facoltà di Architettura, con sede ad Ascoli Piceno.
Impossibile non notare
la tua meravigliosa avvenenza fisica. Mai tentata dalle sirene della moda e dei concorsi di bellezza?
È un mondo che amo e che mi appassiona molto
quello della moda, anche perchè coincide in parte con i miei studi. Ammetto che sono stata tentata dalle sirene della moda, ma credo che non potrei farne parte,
vengono richiesti altri requisiti e al momento coltivo la passione per l'atletica, che è diventato un lavoro a tutti gli effetti, e colgo l'occasione per
ringraziare il Gruppo Sportivo Fiamme Oro di Padova, poichè mi hanno dato l'opportunità di coltivare il mio sogno.
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