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Ascoli Piceno, arrestate cinque persone per il furto al “Battente”

di Redazione Picenotime

venerdì 04 luglio 2014

La sera del 10 Giugno 2013, alle ore 00.15, due persone con caschi da motociclista, entravano all’interno del locale dove era custodita la cassaforte del centro commerciale e dopo aver aperto la serranda e disattivato l’allarme, aprivano la cassaforte e ne asportavano il contenuto ammontante a circa 85.000 euro.  

L’intera azione veniva posta in essere e conclusa in pochi secondi mediante l’uso di chiavi, quindi senza alcun segno di effrazione. Le immediate indagini condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno, consentivano di analizzare circa 10.000 telefoni cellulari che qualche ora prima del furto avevano impegnato le celle telefoniche che irradiavano il Centro Commerciale "Al Battente" di Ascoli Piceno.

Tuttavia l’attenzione degli investigatori convergeva su 3 telefonini in quanto le sim abbinate agli apparati cellulari, a seguito di laboriosi accertamenti, risultavano essere intestati a persone fittizie. Le successive attività tecniche consentivano di acclarare la piena responsabilità dei 5 indagati: Osvaldo Mancini e Graziano Caldelori avevano eseguito materialmente il furto, indossando caschi da motociclista.

Bruno Frattari aveva organizzato, insieme agli altri, i particolari e le modalità operative del furto, eseguendo sopralluoghi anche mediante apparecchiature di ripresa visiva per monitorare i transiti degli addetti alla sicurezza del centro commerciale, servendosi di una vecchia bicicletta su cui aveva installato una microtelecamera.
 
Alessandro Cellini si era occupato di mettere in contatt,o al fine della realizzazione del colpo, una guardia giurata, addetta alla sicurezza del centro commerciale con gli altri componenti della banda.

Fin dalle prime indagini emergeva chiaramente che alcuni componenti del predetto sodalizio possedevano una non comune abilità ed una capacità tecnica ed organizzativa altamente professionale, scaturita, per loro stessa ammissione, dalla pregressa appartenenza alle famigerate bande “Viccei” e “Battestini”, gruppi malavitosi che, a cavallo tra la fine degli anni 70 e gli anni 80, si erano resi responsabili di efferati eventi criminosi nelle regioni marchigiane ed abruzzesi.

Nel gruppo, tuttavia, entravano a far parte sia una guardia giurata, il cui compito la sera del furto, era quello di ritardare l’intervento nel caso fosse scattato l’allarme, che un dipendente addetto alla sicurezza del predetto centro commerciale. Quest’ultimo, tale Genesio Sagripanti, aveva il compito di consegnare momentaneamente le chiavi utilizzate da Mancini e Candelori per mettere a segno il furto in pochi secondi.

Alle prime ore dell’alba, 20 uomini della Squadra Mobile hanno dato esecuzione alle ordinanze cautelari, emesse dal GIP presso il Tribunale di Ascoli Piceno, Dr.ssa  Filippello su richiesta del Pubblico Ministero dr. Umberto G. Monti.   

Custodia cautelare in carcere per Osvaldo Mancini, pescarese di 63 anni, Graziano Candelori, maceratese di 58 anni. Arresti domiciliari per Alessandro Cellini, ascolano di 57 anni, Bruno Frattari, maceratese di 65 anni e Ginesio Sagripanti, ascolano di 37 anni.  


candelori e cellini

candelori e cellini