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Grottammare, per la Festa del 2 Giugno consegna delle “Chiavette della Città” ai neo 18enni

di Redazione Picenotime

giovedì 30 maggio 2019

Il testo della Costituzione italiana ai diciottenni dell’anno per le celebrazioni della Festa della Repubblica. Come da qualche anno a questa parte, l’Amministrazione Comunale di Grottammare intende condividere i valori della ricorrenza con i più giovani: l’invito ai festeggiamenti del 2 Giugno questa volta è stato spedito a 155 ragazzi nei diciottenni o in procinto di diventarlo nel corso dell’anno.

Per loro, le “chiavette della Città”: non solo un pratico supporto informatico di largo uso, ma un modo “smart” per far conoscere la Legge fondamentale della Repubblica italiana e lo Statuto comunale, con l’augurio di diventare cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri. 

E’ pronto, dunque, il programma dell’iniziativa che si svolgerà domenica 2 giugno nel Giardino comunale. L’apertura delle celebrazioni è affidata alla Corale Sisto V, con il concerto che avrà inizio  alle ore 11. Seguiranno i saluti delle istituzioni locali e la cerimonia di consegna delle “Chiavette della Città” (11.45 circa). L’iniziativa è organizzata dalla presidenza del Consiglio Comunale ed è aperta a tutta la  cittadinanza.

Il ricordo al giurista Pietro Calamandrei ispira l’invito rivolto ai ragazzi: “Per mettere in evidenza l’origine e la grandezza della nostra Carta – si legge nella lettera firmata dal sindaco Enrico Piergallini e dal presidente del consiglio comunale Stefano Troli – vorremmo ricordare le parole di Pietro Calamandrei, giurista membro dell’assemblea costituente, il quale ebbe a dire a dei giovani universitari ‘Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione’. Vorremmo dunque sollecitare i giovani a non dimenticare mai queste parole e a non pensare che quello che è stato conquistato sia garantito per sempre: tutto ciò deve essere quotidianamente coltivato con l’impegno culturale, sociale e politico nella nostra Città e più in generale nella società”.


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