Comunanza: Beko Europe, polmone industriale dell’entroterra essenziale per sopravvivenza del territorio
di Redazione Picenotime
martedì 12 novembre 2024
Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa da parte del Comune di Comunanza in merito al rischio ridimensionamento dello stabilimento Beko Europe.
"Il sito comunanzese contava 1.000 dipendenti ai tempi dei Merloni, poi ridotti a 590 dal 2014 con Whirpool, oggi asciugato a 332 dipendenti, provenienti da 40 paesi, 3 provincie e 2 comunità montane montane (quella del tronto e quella dei Sibillini). La stima dei lavoratori interessati dallo stabilimento sale drasticamente se si contano le imprese dell’indotto sparse su questo vasto territorio, che hanno fatto di Comunanza - insieme allo stabilimento oggi Beko Europe - il terzo polo industriale della provincia di Ascoli Piceno. Infatti, quello che nel 1972 nacque come lo stabilimento Merloni elettrodomestici, oggi Beko Europe, ha trasformato l’economia dei paesi dell’entroterra, perché oltre a portare lavoro, ha portato mentalità imprenditoriale e manageriale, formando un indotto del bianco importante e resiliente.
La questione dello stabilimento Beko Europe di Comunanza è dunque una questione di rilevanza territoriale, regionale e nazionale, soprattutto se a tali dati - molti dei quali ancora in fase di elaborazione - si aggiunge il contesto dello spopolamento e dell’energica ricostruzione post-sisma. Non occorre leggere l’articolo del sole24 ore di ieri per sapere del forte spopolamento in atto dopo il terremoto nelle aree interne del piceno, e permettere operazioni che possano portare ad un indebolimento del tessuto lavorativo e industriale vorrebbe dire vanificare gli investimenti della struttura commissariale guidata dal Senatore Guido Castelli che insistono sul nostro paese e sul nostro territorio.
La Regione e il Governo che siederanno in prima linea al tavolo delle negoziazioni con la Beko Europe non possono ignorare che lo stabilimento Beko Europe di Comunanza è il polmone industriale dell’entroterra, oggi essenziale alla nostra sopravvivenza. Le istituzioni non possono assolutamente permettersi di accettare passi indietro sul sito di Comunanza, e per fare questo occorrono interventi forti, che diano certezza al superamento di un periodo congiunturale e rilanci per nuovi investimenti sul sito di Comunanza, per il futuro dell’intero territorio.
Urgiamo che i riflettori della politica Regionale e Nazionale si accendano su Comunanza, sull’entroterra e sul cratere, e che i nostri rappresentanti - in particolare la Regione Marche - portino al tavolo soluzioni creative e ambiziose - come ad esempio la creazione di una zona economica speciale (zes) - che siano rappresentative di tutti i lavoratori e cittadini che oggi più che mai hanno bisogno di sostegno e risposte dalla politica.
Noi, dai piedi del tavolo della negoziazione, continueremo ad essere la voce del territorio e ad interagire con tutte le parti e gli attori in gioco affinché nessuno sia lasciato indietro e tutte le possibilità siano vagliate. Per questo siamo in costante contatto con i sindacati, il commissario straordinario alla ricostruzione Sen. Guido Castelli, e stiamo aspettando di incontrare il Governatore Acquaroli, per essere comunque in prima linea e scongiurare ulteriori notizie negative.
Ringraziamo in ultimo i tanti sindaci, al momento circa 40, che ci hanno mostrato la loro solidarietà e ai quali chiederemo forte sostegno in un’assemblea che faremo a stretto giro".
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