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Turismo: il volume "I cammini della Rinascita" presentato ad Ascoli dal ministro Santanchè

di Redazione Picenotime

Un potente strumento di valorizzazione del patrimonio storico, culturale, artistico e paesaggistico marchigiano, e piceno in particolare. È questa la funzione che sono in grado di svolgere i cammini, attraverso quel turismo lento che può portare, in particolare nei territori del sisma, nuove opportunità di crescita e sviluppo.

È stato questo il tema al centro del confronto che si è tenuto ieri nel Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno, dove si è tenuta la presentazione del volume “I cammini della Rinascita”. Tesori nascosti nell’Appennino centrale”, di Chiara Giacobelli (Giunti Editore), alla quale sono intervenuti il ministro del Turismo Daniela Santanché, il commissario straordinario per il sisma 2016, Guido Castelli, il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, l’assessore della Regione Marche Andrea Maria Antonini e il presidente di Camera Marche Gino Sabatini.

La guida illustra il reticolo di nove cammini che attraversano i territori delle quattro regioni (Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria) colpite dai sismi del 2016-2017 ai quali sono stati destinati complessivamente 47 milioni di euro (di cui 30 per le sole Marche). Risorse messe in campo dalla Struttura Commissariale guidata da Guido Castelli, con l’obiettivo di trasformare la il turismo lento in un modello stabile di sviluppo attraverso investimenti destinati a valorizzare sentieri, borghi e cammini storici attraverso interventi per la sicurezza, l’intermodalità bici-trasporto pubblico, l’accessibilità universale e l’ospitalità diffusa. Di questi cammini, tre in particolare attraversano il territorio Piceno. Si tratta del Cammino Francescano della Marca, il Cammino dei Cappuccini e il Cammino nelle Terre Mutate.

Il ministro Santanché ha dichiarato: “Fin dal primo giorno del mio mandato da ministro mi sono messa a lavorare per la valorizzazione degli Appennini, che sono la spina dorsale del nostro Paese. Sono i luoghi che raccontano la nostra identità, l’eccellenza delle cucine regionali. È un mondo che vogliamo far conoscere del di più. Io sono appassionata dell’undertourism e, dal momento che il 75% dei turisti che vengono in Italia si concentrano nel 4% del nostro territorio, abbiamo un restante 96% rispetto al quale dobbiamo lavorare di più, tutti insieme, perché siamo la Nazione più bella del mondo”.

Il commissario straordinario Castelli: “Nel territorio piceno e nelle aree interne in particolare, il turismo lento rappresenta una grande occasione che stiamo agganciando. La ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 2016 deve essere un percorso corale, fatto di partecipazione e di cammino condiviso. È quello che mi piace definire un metodo “sinodale”: procedere insieme, Stato, Regioni e comunità locali, non solo per ricostruire case e infrastrutture, ma per restituire identità, fiducia e opportunità. In questa prospettiva, i ‘Cammini della Rinascita’ rappresentano un simbolo e, al tempo stesso, uno strumento concreto di questo percorso. Si tratta di un progetto nasce da una collaborazione virtuosa fra istituzioni e territori, con l’obiettivo di costruire un modello di sviluppo che tenga insieme bellezza, sostenibilità e lavoro e il Piceno può diventare una delle destinazioni più avanzate d’Europa per il turismo esperienziale. Investire su questa strategia significa dare linfa allo sviluppo e alla rinascita delle nostre terre”.







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