News
di Redazione Picenotime
La chirurgia robotica ormai è ufficialmente sbarcata anche all'ospedale "Mazzoni" di Ascoli Piceno. Al nosocomio cittadino è stato effettuato il primo intervento con il nuovo 'Stryker Mako'. Nei giorni scorsi a trarne beneficio è stato un paziente maschile di 78 anni grazie al prezioso lavoro effettuato dall'equipe medica dell'unità operativa complessa di ortopedia e traumatologia diretta dal dottor Concetto Battiato. Un risultato importante raggiunto grazie all'investimento di un milione e mezzo di euro messo in atto dalla Fondazione Carisap che costituirà soltanto il primo passo di un percorso volto ad accrescere il livello del servizio offerto. ''L'Ast di Ascoli ha raccolto la sfida del futuro - sostiene il direttore generale dottor Antonello Maraldo -, ovvero la chirurgia robotica che sta rivoluzionando, insieme all'utilizzo dell'intelligenza artificiale, il mondo della sanità. Dopo la donazione della Fondazione Carisap e la necessaria formazione specififca, abbiamo eseguito il primo intervento. Nei prossimi giorni proseguiremo il programma per gradi, in funzione dell'utilizzo appropriato della tecnologia., delle condizioni organizzative e delle risorse disponibili. Sono convinto che questo possa polarizzare verso il sud delle Marche una linea di sviluppo che fornisca risposte appropriate ai marchigiani e sia attrattiva per i cittadini delle regioni confinanti''.

Un punto di inizio per il sindaco Marco Fioravanti che nel corso della conferenza stampa ha annunciato che il corso di infermieristica proseguirà. Anzi l'Università Politecnica delle Marche e la regione stanno già lavorando per portare ad Ascoli anche la magistrale, anche grazie al lavoro profuso dall'assessore regionale Francesco Pantaloni: ''Questa conferenza serve per fare il punto - commenta il primo cittadino -. C’è chi cerca di minare chi lavora silenziosamente e chi in silenzio lavora per far crescere una foresta. La volontà della regione con il territorio è di trovare soluzioni per valorizzarlo. L’Ast 5 insieme alla Fondazione hanno messo in atto un investimento per consentire all’equipe medica di operare meglio, offrendo un servizio di livello più alto. Il robot ha creato le condizioni per alzare l'asticella. Lo abbiamo messo in atto senza inaugurarlo e oggi annunciamo l’avvio di questo robot Mako che è solo un punto di inizio per essere più competitivi. Dobbiamo creare le condizioni per far sì che il Mazzoni sia sempre più un ambiente favorevole. Stiamo diversificando le specialità tra i due plessi ospedali di Ascoli e San Benedetto. Altro tema importante è quello del corso di infermieristica. Annuncio oggi che la triennale rimarrà ad Ascoli. C’è un’interlocuzione tra Università Politecnica delle Marche e la regione per continuare sulla strada tracciata. Si sta arrivando alla scadenza dell’accordo ed è normale che ci sia una trattativa per rinnovarlo. Confermiamo la triennale e vogliamo rilanciare portando qui anche la magistrale di infermieristica''.
Stryker Mako è una piattaforma ad alta tecnologia per la chirurgia protesica in ortopedia che può essere utilizzato per le protesi totali e parziali. del ginocchio e per le protesi totali dell'anca. Il robot sfrutta le immagini Tac del paziente per creare un modello 3D dell'arto su cui intervenire e sul quale il chirurgo può eseguire una simulazione avanzata del tipo di intervento. Grazie ad un braccio robotico, la tecnologia Mako è in grado di guidare la mano del chirurgo secondo il pian operatorio predisposto in anticipo e in ogni minimo dettaglio. I vantaggi sono legati a posizionamento dell'impianto più accurato rispetto alla tecnica manuale, minore invasività dell'intervento chirurgico, dimìnuzione del dolore post operatorio e ripresa più rapida. Presenti nell'occasione anche il presidente della Fondaziona Carisap, dottor Maurizio Frascarelli., la dotttoressa Maria Bernadette Di Sciascio e i dottori Pierluigi Gigliucci e Concetto Battiato. ''Un intervento importante dopo tanti anni in cui la fondazione non entrava nella sanità - spiega il presidente della fondazione -. Lo abbiamo reso possibile con un milione e mezzo di risorse. Abbiamo remato tutti dalla stessa parte tenendo alla base delle nostre scelte le necessità della comunità. L’organo di indirizzo ha gettato il cuore oltre l’ostacolo recependo i bisogni necessari e adesso potremo raccoglierne i risultati''.