MUGELLO AMARO PER FENATI, BRUTTA CADUTA A TRE GIRI DAL TERMINE
di Redazione Picenotime
domenica 02 giugno 2013
Non ha sorriso a Romano Fenati il Gran Premio d'Italia, quinta tappa del Campionato Mondiale Moto3, con una sfortunata caduta proprio a tre giri dal termine
dopo una bella rimonta.
Sul circuito di Mugello, dove l'anno scorso conquistò uno splendido secondo posto per soli 20 millesimi dietro a Vinales, il 17enne pilota
ascolano del Team Italia partiva dalla 20esima piazza dopo qualifiche piuttosto complicate. Start poco incisivo per Fenny, che perde altre posizioni e scivola fino al
23esimo posto. Davanti se ne vanno in sei (Salom, Vinales, Oliveira, Rins, Marquez e Folger), mentre dietro il talento piceno si rende protagonista di
un'entusiasmante rimonta.
A 15 giri dal termine arriva fino alla 17esima posizione, poi ai -9 piomba addirittura in ottava posizione con sorpassi mozzafiato davanti al caldissimo pubblico del Mugello. Fenati rimane in lotta per la piazza numero 8 in un gruppone con Ajo, Khairuddin, Granado e Miller, ma a tre
giri dal termine la Dea Bendata gli volta le spalle.
Nel tentativo di sorpassare il sudafricano Binder la sua Honda FTR si tocca con la ruota posteriore dell'avversario,
con conseguente high side e rovinosa caduta nella ghiaia che fortunamente non ha avuto gravi conseguenze.
La gara prosegue e s'impone con merito lo spagnolo Salom davanti ai connazionali Rins e Vinales, al portoghese Oliveira, allo spagnolo Marquez, al tedesco Folger e all'italiano Antonelli. La classifica
iridata, dopo cinque prove, è sempre guidata da Vinales (con 106 punti) davanti a Salom (102), Rins (81) e Folger (63), mentre Fenati resta fermo a quota 17.
Per il centauro ascolano è già tempo di voltare pagina dopo una prestazione comunque incoraggiante. Ora bisogna pensare con fiducia alla prossima gara del 16 Giugno, il Gran Premio di Catalogna sull'affascinante tracciato di Barcellona.
"È stata una prova sfortunata, peccato per la caduta, causata da un normalissimo contatto di gara - ha dichiarato Fenati -. Stavo girando con i tempi dei migliori e avrei potuto chiudere tra i primi dieci. Adesso andremo a Barcellona, pista che mi piace e dove darò il massimo. Abbiamo lavorato molto bene con il team, trovando il giusto assetto. Dedico l'high side di oggi ad Irene Paumgardhen che mi ha fatto capire che c'è sempre un motivo per non arrendersi. In bocca al lupo".
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