Ascoli Picchio, Ciccoianni: “Lo spezzatino estremo penalizza tutti”
di Redazione Picenotime
mercoledì 13 agosto 2014
Dalle parti di Corso Vittorio Emanuele non è stata accolta con entusiasmo la decisione della Lega Pro di spalmare dal Venerdì pomeriggio al Lunedì Sera il calendario delle gare di campionato.
Orari insoliti e scomodi che avranno ripercussioni negative sulla campagna abbonamenti e che stravolgeranno la preparazione della partita da parte di mister Petrone: "Non credo che in questo modo il calcio italiano faccia un passo in avanti, anzi a mio parere si peggiorano ancor più le cose - ha dichiarato l'azionista bianconero Gianluca Ciccoianni in esclusiva per Picenotime.it -. Uno spezzatino così estremo non permetterà una buona affluenza di tifosi negli stadi e di certo frenerà il decollo della campagna abbonamenti. Nessuno ci aveva avvisato in precedenza di un cambiamento così radicale e ci dobbiamo forzatamente adeguare ad un sistema che va al di fuori di ogni logica. Parlando ieri con il presidente Bellini mi faceva notare che in America i maggiori eventi sportivi vengono spalmati dalla mattina alla sera, ma poi si ha un importantissimo ritorno economico dai diritti televisivi. Dal nuovo canale tematico della Lega Pro, invece, a noi spetteranno solo briciole, circa 2 milioni di euro da dividere tra tutti i club. A questo punto saremo costretti a prendere qualche iniziativa per il prezzo dei biglietti per favorire una maggiore affluenza allo stadio, per quanto concerne la campagna abbonamenti invece rimane tutto invariato nella speranza che queste assurde decisioni del palazzo non intacchino la quota che ci siamo fissati per l'inizio del torneo. Anche mister Petrone mi ha fatto notare che sarà costretto a cambiare radicalmente l'avvicinamento alle gare, con stravolgimenti per le trasferte, pochi tempi di recupero e tutto un altro tipo di alimentazione, soprattutto quando bisognerà giocare la Domenica mattina alle 11...".
Il discorso di Gianluca Ciccoianni, con un pizzico di amarezza, si allarga anche alla gestione centralizzata del calcio italiano e della Lega Pro: "Se questi sono i presupposti, vuol dire che il disastro della Nazionale azzurra ai Mondiali non ha partorito nessun insegnamento positivo - ha sottolineato l'azionista dell'Ascoli Picchio -. L'elezione di Tavecchio alla presidenza della Figc si commenta da sola, noi come club eravamo contrari sia a lui che ad Albertini ed auspicavamo una radicale mutazione dei quadri gestionali che invece non c'è stata. Ci sono sempre le stesse facce, gli stessi personaggi che badano principalmente ai propri interessi, a discapito delle società calcistiche e soprattutto dei tifosi. Ancora siamo legati alle bizze e alle uscite spettacolari di un presidente come Lotito che fa il bello e il cattivo tempo in qualsiasi sede istituzionale, di questo passo e con certa classe dirigente il calcio italiano è destinato ad un lento ed inesorabile declino".
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