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PUÒ UNA PIANTA ESSERE TIMIDA? CERTO CHE SÌ...

di Redazione Picenotime

venerdì 19 ottobre 2012


Tra le numerose meraviglie del mondo vegetale, ne troviamo alcune che hanno comportamenti molto curiosi, come la mimosa "pudica", anche conosciuta come la pianta "timida" o "sensitiva". Questa specie, originaria dell'America Latina ed oggi diffusa in quasi tutto il mondo, appartiene alla famiglia delle mimosacee, che si dividono in piante arboree, arbustive e talora erbacee.

Le mimose in genere sono piante caratteristiche per i movimenti fotonastici (legati alla luce) e seismonastici (dovuti a stimoli esterni, quali urti e calore). La mimosa timida è di aspetto delicato e di colore verde chiaro, ricorda le felci e reagisce immediatamente agli stimoli esterni ripiegando le foglie su se stessa appena vengono sfiorate, dando l'impressione per l'appunto di vergognarsi, di ritirarsi timidamente al tocco.

Ha un meccanismo neurale del quale ancora non si è ben compresa la funzione: al solo sfiorarle una foglia, tutte le foglioline di quel ramo si ripiegano sulla nervatura centrale, mentre il grande picciolo si muove verso il basso, aderendo quasi al fusto. Il movimento, se lo stimolo è forte, raggiunge tutti i rami, e la pianta sembra come fulminata, avvizzita. Dopo pochi minuti, le foglioline si riaprono e tornano a distendersi al sole, come se niente fosse!

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