Coronavirus, Regione Marche: “Formazione da casa con lezioni in modalità telematica”
di Redazione Picenotime
giovedì 26 marzo 2020
In considerazione dell’emergenza Coronavirus e delle misure prese con il DPCM 8 Marzo 2020, la formazione si potrà fare da casa, con lezioni in modalità telematica. E’ in sintesi ciò che ha deciso questa mattina la Giunta Regionale delle Marche su iniziativa dell’assessore al Lavoro-Formazione-Istruzione Loretta Bravi. “Si tratta di un atto con cui vengono adottate le linee guida in tema di formazione – spiega l’assessore Bravi – per autorizzare tutti gli Enti gestori titolari di attività formative già iniziate o per le quali siano stati già sottoscritti gli atti di adesione o da attivare improrogabilmente nel periodo di sospensione delle attività didattiche previsto dal Decreto 8/2020, a sostituire le lezioni frontali in aula con attività a distanza mediante software. Una misura doverosa sia per far rispettare le norme in materia di riduzione del rischio di contagio evitando contatti ravvicinati, sia per fare chiarezza in questa materia e per agevolare i soggetti formatori e i partecipanti. Sono indirizzi emessi in via eccezionale e in deroga a quanto previsto dal Manuale per la gestione e la rendicontazione dei progetti inerenti la formazione e le politiche attive del lavoro".
Le indicazioni stabilite dalla giunta regionale valgono sia per i corsi autorizzati, sia per quelli finanziati dalla Regione Marche, indipendentemente dalla fonte di finanziamento e anche per quelli cofinanziati. Le disposizioni saranno vigenti per tutto il periodo di sospensione delle attività didattiche e formative disposto dal DPCM del 8 Marzo 2020 e si intendono automaticamente rinnovate nel caso venga disposta una proroga o un rinnovo della stessa sospensione. In particolare, viene precisato che gli Enti gestori dei corsi possono valutare la possibilità di realizzare le attività formative programmate con modalità telematiche a distanza. Nel caso gli Enti non optino per questa soluzione o non risulti praticabile, gli Enti gestori assicurano il recupero delle ore di formazione non erogate successivamente al ripristino di condizioni di normalità. Il software scelto per lo svolgimento della formazione a distanza deve garantire la possibilità di collegamenti diretti con gli utenti (modalità sincrona), cioè è esclusa la possibilità di registrare lezioni e lasciare agli allievi la facoltà di scaricarle in un secondo momento. Il software selezionato deve inoltre consentire l’accesso ai funzionari addetti al controllo di I livello e permettere al docente di visualizzare l’elenco degli allievi connessi durante la lezione. Il suddetto elenco dovrà essere successivamente trasmesso alla Regione.
Gli Enti gestori dovranno verificare la possibilità che tutti gli allievi possano seguire le lezioni a distanza perché dotati di un proprio pc, tablet o smartphone e di un collegamento a internet. Nel caso alcuni di essi ne siano sprovvisti, gli Enti gestori dovranno prendere in esame la possibilità di dotare gli allievi di un pc, di un tablet o di uno smartphone o di allestire delle postazioni nella propria sede sempre nel rispetto delle disposizioni di cui al D.L. 6 del 23 Febbraio 2020 e ai successivi DPCM del 25 Febbraio 2020 e del 8 Marzo 2020, avendo anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità e garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. E’ comunque vietato istituire in sede più di 5 postazioni. Per quanto riguarda gli esami ed eventuali stage non ancora avviati devono essere rinviati a momenti successivi a quelli di vigenza della sospensione delle attività didattiche e formative. Nel caso sia indispensabile, gli esami possono essere espletati in modalità a distanza. In subordine, possono essere espletati “in presenza”, garantendo tuttavia il pieno rispetto di quanto disposto dai diversi Decreti governativi in riferimento alla necessità di evitare situazioni di sovraffollamento anche attraverso lo scaglionamento dell’accesso alla sede d’esame; garantire la massima igiene e aerazione dei locali; garantire distanze di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Eventuali stage già avviati devono essere sospesi.
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