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Coronavirus, Rezza (Istituto Superiore Sanità): “Logico prolungare blocco di almeno altre due settimane”

di Redazione Picenotime

domenica 29 marzo 2020

"Macché riaperture. Dobbiamo toglierci questa parola dalla testa per un bel po’". A dichiararlo al "Corriere della Sera" è Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell'Istituto Superiore di Sanità. "Ancora dobbiamo vedere gli effetti chiari delle misure di contenimento e già pensiamo alla vita normale? Non esiste. Il virus non scompare per incanto e se anche avessimo la bacchetta magica per eliminarlo dovremmo fare i conti col resto d’Europa, con i Paesi che non hanno adottato provvedimenti forti prendendo a modello la città di Wuhan, dove è cominciata l’epidemia. Che facciamo, sigilliamo le frontiere per difenderci? - ha aggiunto Rezza -. Abbiamo visto decrescere la trasmissione del virus nelle ex zone rosse del Nord, a Codogno in particolare, dove le chiusure sono scattate prima. Nel resto d’Italia sono cominciate l’8 Marzo. In sole 2 settimane gli effetti del blocco non sono visibili, per avere chiarezza bisogna arrivare almeno fino alla fine di Aprile. È logico prevedere di allungare il blocco almeno di altre due settimane. Anche quando vedremo che la diminuzione dei casi è chiara e decisa e che non si tratta di un semplice rallentamento non si potrà dichiarare tana liberi tutti. Guardiamo l’esempio di Wuhan. I casi si sono azzerati definitivamente il 19 Marzo eppure stanno programmando la ripresa con estrema prudenza. Abbiamo a che fare con un virus infido. Quando sembra aver mollato ecco che rispunta fuori, pronto a ripartire rapidamente. Guardiamo cosa è successo in Calabria e, nel Lazio, a Fondi e Nerola. La circolazione era ritenuta bassa eppure ha colpito con focolai improvvisi". 



Giovanni Rezza

Giovanni Rezza

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