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Coronavirus, altre 56 attività commerciali chiuse. Controlli Nas nelle case di riposo

di Redazione Picenotime

Le forze di polizia continuano a controllare in tutta Italia il rispetto delle misure di emergenza anti-contagio da Coronavirus. Mercoledì 29 Aprile, come riporta il Viminale, sono state fatte verifiche su 271.617 persone e 108.456 esercizi e attività commerciali. Hanno ricevuto sanzioni amministrative 4.472 persone, 25 sono state denunciate per falsa dichiarazione o attestazione e 8 per violazione dei divieti di allontanamento dall'abitazione legati alla quarantena. Per quanto riguarda i titolari degli esercizi/attività commerciali verificati, 137 sono stati sanzionati e 56 sono stati i provvedimenti di chiusura. Il bilancio dei dati complessivi dall'11 Marzo al 29 Aprile: 11.389.002 persone e 4.446.555 esercizi/attività ​controllati.

Controlli dei carabinieri dei Nas con sopralluoghi e ispezioni in tutta Italia su case di riposo e strutture per anziani. I militari del Nas, che lavorano in 'tandem' con il Ministero della Salute, hanno effettuato controlli a tappeto in quasi tutto il Paese, da Catanzaro a Pescara fino a Cagliari. In una casa di riposo abruzzese dell'Asl Lanciano-Vasto-Chieti hanno appurato che oltre 40 persone, tra anziani e operatori sanitari, sono risultati positivi al Covid-19, mentre in una struttura in provincia di Vibo Valentia hanno rilevato irregolarità relative alle misure necessarie per la prevenzione del Covid e sanzionato il rappresentante legale.

Le verifiche in una casa di riposo del messinese, invece, hanno portato a scoprire che erano stati disattesi i provvedimenti imposti e l'assenza degli adeguamenti alle misure di prevenzione contro il rischio di diffusione dei contagi: i responsabili sono stati denunciati all'autorità giudiziaria. In Provincia di Trapani, poi, è stato accertato che una comunità alloggio per anziani era priva di idonei requisiti igienico-strutturali ed è stata chiusa con tanto di trasferimento degli ospiti a casa dei parenti, mentre a Pescara due strutture sono risultate sprovviste di autorizzazione e prive dei requisiti strutturali minimi.

Non molto diverso il caso di una comunità in provincia di Cagliari: i Nas hanno appurato la reiterata mancanza di requisiti organizzativi e strutturali tra i quali, per esempio, l'uso di acqua proveniente da un pozzo non potabile, mentre a Ragusa è finita indagata la titolare di una casa albergo, accusata di aver disatteso alle prescrizioni sul distanziamento sociale impartite nell'ambito dell'emergenza epidemiologica.

In tutta Italia, inoltre, i Carabinieri del NAS continuano anche a vigilare sul commercio di mascherine e gel igienizzanti. Negli ultimi giorni, infatti, i NAS di Palermo, Firenze, Padova e Napoli, hanno sequestrato un totale di ben 11.681 confezioni di disinfettante per le mani e oltre 330.000 dispositivi individuali per la protezione del viso.

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