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Coronavirus: Regione Marche, arriva ok per visite congiunti nei comuni confinanti di Umbria e Toscana

di Redazione Picenotime

sabato 23 maggio 2020

In considerazione della positiva evoluzione dello stato epidemiologico delle rispettive regioni e vista l’esigenza manifestata da numerosi cittadini residenti nelle zone di confine, la Regione Umbria e la Regione Toscana hanno determinato con ordinanza la possibilità, per i residenti nei comuni di confine, previo accordo tra i rispettivi Presidenti di Regione, di autorizzare la visita a congiunti residenti nei comuni confinanti.

“La Regione Marche – afferma il presidente Luca Ceriscioli – ha già comunicato formalmente, giorni fa, di essere pronta a firmare le comunicazioni ai prefetti necessarie per rendere operative le ordinanze. Ho già apposto la mia firma, quindi non appena la presidente Tesei della Regione Umbria e il presidente Rossi della Regione Toscana avranno firmato, sarà possibile per i cittadini marchigiani far visita o ricevere la visita dei congiunti residenti nei comuni confinanti delle due regioni".


La Regione Marche, inoltre, ha voluto fare chiarezza su quanto riportato oggi da un quotidiano nazionale secondo cui “da un giorno all’altro le Marche hanno iniziato a conteggiare e comunicare solo i casi dei pazienti sintomatici”. 

"I casi positivi nel territorio della Regione Marche, gli stessi che vengono inseriti quotidianamente nel database predisposto dall'Istituto superiore di Sanità,  risultano essere tutti i nuovi casi rilevati con primo tampone positivo, senza distinguere la presenza o meno di sintomatologia, la quale viene valutata attraverso l’indagine epidemiologica - si legge nella nota -. La percentuale dei casi rilevati dal 10 di maggio al 21 si distribuisce come segue: il 52,6% dei casi rilevati risultano essere da persone asintomatiche (1 su 2 non risulta avere sintomi), il 23,1% dei casi positivi risultano essere da pauci-sintomatici e il 24,4% risultano da persone con sintomatologia lieve sintomatica. Analizzando la distribuzione nel tempo dello stato clinico dei soggetti con primo tampone positivo si rileva la seguente distribuzione: i soggetti asintomatici dal 15 di maggio risultano essere una media del 66,7% dei casi rilevati, i soggetti pauci-sintomatici dal 15 di maggio risultano essere il 33,32% e i soggetti con indicato stato clinico lieve non si rilevano negli ultimi 7 giorni. Con l’aumento delle guarigioni in un primo momento e poi con la sperimentazione dei test sierologici, a questo percorso diagnostico si sono aggiunti il percorso guariti (verifica del doppio tampone negativo) e il percorso sierologico (verifica dei risultati positivi al test attraverso tampone)".


Luca Ceriscioli

Luca Ceriscioli

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