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Coronavirus, Protezione Civile: “Incremento di oltre 200 positivi ed altri 71 deceduti”

di Redazione Picenotime

mercoledì 10 giugno 2020

Continua l’impegno del Dipartimento nelle attività di coordinamento di tutte le componenti e strutture operative del Servizio Nazionale della Protezione Civile.

In particolare, nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 10 Giugno, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 235.763, con un incremento rispetto a ieri di 202 nuovi casi. 

Il numero totale di attualmente positivi è di 31.710, con una decrescita di 1.162 assistiti rispetto a ieri.

Tra gli attualmente positivi, 249 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 14 pazienti rispetto a ieri.

4.320 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 261 pazienti rispetto a ieri.

27.141 persone, pari all’86% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.

Rispetto a ieri i deceduti sono 71 e portano il totale a 34.114. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 169.939, con un incremento di 1.293 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 17.857 in Lombardia, 3.372 in Piemonte, 2.061 in Emilia-Romagna, 965 in Veneto, 539 in Toscana, 245 in Liguria, 2.566 nel Lazio, 947 nelle Marche, 642 in Campania, 557 in Puglia, 80 nella Provincia autonoma di Trento, 853 in Sicilia, 113 in Friuli Venezia Giulia, 550 in Abruzzo, 94 nella Provincia autonoma di Bolzano, 28 in Umbria, 50 in Sardegna, 6 in Valle d’Aosta, 54 in Calabria, 120 in Molise e 11 in Basilicata.

In merito alle recenti notizie riportate in questi giorni dalla stampa circa la possibilità di attribuire la spesa degli interventi di manutenzione e di messa in sicurezza degli alloggi inagibili direttamente ai proprietari, il Dipartimento della Protezione Civile precisa inoltre che le attività relative alla realizzazione di tali opere, già autorizzate al fine di garantire la salvaguardia della pubblica e privata incolumità, proseguono come previsto con oneri a carico delle risorse emergenziali. Eventuali interventi di manutenzione delle opere provvisionali (puntellamenti e demolizioni), qualora non siano già previsti negli accordi contrattuali, saranno oggetto di un’ulteriore valutazione da parte delle Regioni che, in caso di concreto ed effettivo pericolo per l’incolumità pubblica, potranno autorizzarli. 

Fino allo scadere dello stato di emergenza nazionale quindi, il Dipartimento della Protezione Civile assicurerà tali interventi ed i relativi costi resteranno a carico dei fondi emergenziali resi disponibili sulle contabilità speciali delle Regioni.


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