Ascoli-Gubbio, il giornalista Luca Tosti: “Loviso è il Pirlo di Acori”
di Redazione Picenotime
venerdì 24 ottobre 2014
Dopo una mini-striscia positiva di 7 punti in tre partite, il Gubbio arriverà Domenica 26 Ottobre ad Ascoli reduce dalla sconfitta interna di misura contro il Pontedera. I rossoblù di mister Acori, già superati dagli uomini di Petrone ad Agosto in Coppa Italia Lega Pro per 4-3, vantano 9 punti in classifica, figli di 2 vittorie (una fuori casa a Prato), 3 pareggi e 4 sconfitte (due delle quali lontano dal "Barbetti). Per tastare il polso in casa eugubina in vista della gara valida per la 10ª giornata del girone B di Lega Pro abbiamo sentito in esclusiva il giornalista Luca Tosti di Trg Gubbio.
Luca, come si sta approcciando il Gubbio al match in casa dell'Ascoli?
Con tanta voglia di riscatto dopo il ko interno dell'ultimo turno contro il Pontedera. La squadra ha subito un gol a freddo ad inizia gara che poi si è rivelato decisivo, nel secondo tempo c'è stato un abbozzo di reazione ma è mancata concretezza sotto porta, come spesso è accaduto in questo inizio di stagione. C'è un pizzico di timore per la trasferta di Ascoli, al cospetto di una delle compagni più attrezzate del campionato, ma paradossalmente il Gubbio riesce ad esprimersi meglio contro organici qualitativamente superiori. I marchigiani avranno l'obbligo, giocando in casa, di fare la partita e di spingere sull'acceleratore, i rossoblù potranno badare a contenere inizialmente ed agire di rimessa alla ricerca della chance giusta per colpire. Da Gubbio partirà anche una sparuta rappresentanza di tifosi, non più di 30/40 unità.
Ti aspetti un cambio di assetto tattico da parte di Acori?
In settimana il nostro mister ha provato uno schieramento 4-1-4-1, con un'impostazione diversa rispetto al 4-3-3 che ha utilizzato ultimamente. Acori è spesso indecifrabile nelle sue scelte e fino ad un'ora prima della partita tutto potrebbe essere rimesso in discussione. Di certo mi aspetto un atteggiamento più prudente e coperto per Ascoli, con quattro difensori bloccati dietro, Loviso a dettare i tempi davanti alla difesa e Mancosu e Vettraino (o Casiraghi) pronti a ripartire velocemente sulle corsie esterne per dar man forte in avanti a Cais. Il fatto di aver giocato contro l'Ascoli in Coppa Italia ad Agosto potrebbe rappresentare un piccolo vantaggio per noi: i bianconeri sono rimasti più o meno sempre gli stessi, la rosa rossoblù invece è cambiata moltissimo.
Acori gode della massima fiducia della società?
Assolutamente sì, anche i tifosi sono per la stragrande maggioraza dalla sua parte. Quando è arrivato a Gubbio ha trovato una squadra da ricostruire praticamente da zero, con tanti giovani e una campagna acquisti decollata solo nelle ultime settimane di Agosto. Ha scelto personalmente elementi d'esperienza come D'Anna, Galuppo e Loviso e deve ancora trovare il giusto amalgama, nel contesto di una rosa che ha mantenuto un'età media piuttosto bassa. L'obiettivo del Gubbio è quello di ottenere una salvezza tranquilla lasciandosi prima possibile cinque squadre alle spalle, nessuno chiede di più ai rossoblù.
L'ex Loviso è un punto fermo della squadra di Acori. Per il vostro regista non sarà un pomeriggio facile al "Del Duca"...
Sinceramente non eravamo a conoscenza delle frizioni tra la tifoseria bianconera e Loviso, vengo a scoprire da te che sono a causa del suo passato alla Sambenedettese, dell'anno ad Ascoli culminato con la retrocessione e di alcune dichiarazioni "discutibili" rilascate la scorsa primavera. Qui a Gubbio non si era mai parlato di questo. Posso assicurarti che Loviso è un pupillo di Acori, che lo ha fortemente voluto dopo l'esperienza insieme al Livorno. Nelle prime gare, anche a causa di una condizione fisica precaria, il suo rendimento è stato molto negativo ma il tecnico lo ha difeso strenuamente. Ha giocato praticamente sempre da titolare tranne la partita di Teramo in cui entrò nel secondo tempo. Con il corso delle gare le sue prestazioni sono migliorate ed ha saputo essere decisivo con due gol valsi altrettanti preziosi pareggi: un rigore contro la Spal ed un preciso calcio di punizione con la Carrarese. Acori lo considera il suo Pirlo ed il 4-1-4-1 che ha in mente pare proprio disegnato per esaltarne le caratteristiche da regista puro, con due centrocampisti di sostanza ai fianchi e due esterni veloci pronti a sfruttare i suoi lanci. La squadra punta molto sulla ricerca di calci piazzati vicini all'area di rigore per capitalizzare le sue ottime qualità balistiche, potrebbe essere questa una delle chiavi di volta per cercare di sorprendere l'Ascoli al Del Duca.
Clicca qui per vedere gli highlights di Gubbio-Ascoli 3-4 del 9 Agosto 2014
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