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Covid, Locatelli: “Indici migliorano ma non rilassiamoci. Folla a Milano per scudetto Inter? Da evitare”

di Redazione Picenotime

 Franco Locatelli

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"Gli indici epidemiologici sono migliorati, però abbiamo ancora una circolazione virale che non può essere sottovalutata”. A dirlo stamane a SkyTg24 è il professor Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità: "Non è una situazione che deve indurci a un rilassamento nella responsabilità dei nostri comportamenti. La folla di ieri a Milano per lo scudetto dell'Inter? I festeggiamenti come ieri sono da evitare. Non possiamo togliere le mascherine, occorre tenere duro ancora qualche mese - ha aggiunto Locatelli -. L'estate sarà migliore se teniamo questo trend. Vaccini? Impensabile che i sanitari non lo facciano. Vaccini nelle scuole? Quando sono approvati i farmaci potranno essere estesi anche a scuola e forse da Luglio ci saranno i vaccini per i ragazzi".

Il commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, generale Francesco Paolo Figliuolo, è tornato a fare il punto sulle vaccinazione all'inaugurazione dell'hub vaccinale di Porta di Roma: "Apriremo a tutte le classi di età quando avremo messo in sicurezza gli over 65. Vaccini nelle scuole? Ci pensiamo, come negli anni Settanta. Possiamo aumentare ancora i punti vaccinali e dare la possibilità di somministrare ai 730 punti aziendali della grande distribuzione, Figc, Coni, Confindustria e altre aziende in modo da vaccinare in fretta le classi produttive, penso al settore turistico alberghiero. Come prima cosa dobbiamo mettere in sicurezza coloro i quali possono avere un effetto gravissimo dalla malattia, poi andare in fretta, in modo multiplo e parallelo, a vaccinare coloro che devono far ripartire l’Italia - ha dichiarato Figliuolo -. A Maggio l’Italia otterrà tra le 15 e le 17 milioni di dosi ma già a partire da oggi in cassa ce ne sono circa 25 milioni prontamente disponibili. Dobbiamo arrivare a inocularne sempre il 90% delle dosi a disposizione. L’Italia ce la farà e in fretta ma ora non dobbiamo passare dai Mi-Vax, i saltafila, ai No-Vax delle classi più giovani”.


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