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Reggiana-Ascoli, Parola: “Ricordi stupendi, ma non so se giocherò”

di Redazione Picenotime

giovedì 06 novembre 2014

Andrea Parola ha vissuto la più bella stagione da professionista proprio ad Ascoli in Serie A nel 2005/2006. Il 35enne centrocampista pisano, dal 2012 alla Reggiana, era uno dei punti di forza della squadra di Marco Giampaolo che stupì tutti gli addetti ai lavori conquistando un ottimo decimo posto finale con un gioco armonico e spettacolare. Grazie alla preziosa collaborazione dell'ufficio stampa della Reggiana vi proponiamo un'intervista esclusiva a Parola in vista della gara tra Reggiana e Ascoli valida per la 12esima giornata del girone B di Lega Pro.

Andrea, l'inaspettato ko di Gubbio ha scalfito le vostre certezze?

Direi di no, è stata una sconfitta particolare, con gli umbri che hanno messo a segno 3 reti praticamente con due soli tiri in porta... Il nostro inizio di stagione è al di sopra di ogni più rosea aspettativa, l'obiettivo rimane quello di rimanere più lontano possibile dalla zona playout, non siamo di certo attrezzati per vincere il campionato. A livello difensivo concediamo molto poco e non è un caso che prima del ko di Gubbio avessimo subito solamente 3 gol in 10 partite. Possiamo far leva su un gruppo solido e su giovani interessanti come Tremolada, Mignanelli e Siega.

Come ti stai trovando a Reggio Emilia?

Ho avuto tanti problemi qui in passato, situazioni complicate che mi sono servite per crescere e maturare ulteriormente. Ora le cose vanno molto meglio, in questo inizio di stagione ho sempre giocato eccetto tre partite saltate per un problema muscolare. Reggio Emilia è una città fantastica dove vivo bene, la piazza non è delle più facili ma ho ottimi rapporti con tutti. Gioco per passione e per divertimento, senza troppe pressioni, credo di aver dimostrato tanto nella mia carriera ed ora voglio godermi il meglio di questo sport. Non so ancora se giocherò contro l'Ascoli, qui si fa molta attenzione all'età media della squadra che scende in campo e di conseguenza nessuno ha il posto assicurato.

Che partita t'aspetti e cosa temete in particolare dell'Ascoli?

Sarà sicuramente una bella partita con un'importante cornice di pubblico, so che partiranno tanti tifosi dal Piceno e questo è uno stimolo ulteriore per far bene, anche noi siamo più seguiti rispetto alle scorse stagioni. Mi aspetto una gara inizialmente equilibrata che potrebbe essere sbloccata da un singolo episodio, in casa giochiamo bene e non abbiamo mai perso, per l'Ascoli sarà difficile superarci. La squadra di Petrone è competitiva e completa in tutti i reparti, con elementi di valore come Berrettoni e Mustacchio. Un piccolo vantaggio ci viene dato dall'assenza di Chiricò, ma affronteremo comunque una compagine molto forte che a mio avviso lotterà con il Pisa fino all'ultima giornata per la vittoria del campionato.

32 presenze nell'Ascoli di Giampaolo 2005/2006. Ricordi emozionanti?

E' stato senza ombra di dubbio l'anno più bello e importante della mia carriera. Ad Ascoli mi sono trovato benissimo sia da un punto di vista sportivo che ambientale, ho solo ricordi positivi di un'annata stupenda in cui riuscimmo a salvarci praticamente a Febbraio. Come non ricordare il pareggio all'esordio contro il Milan sotto un incredibile acquazzone al "Del Duca" con la zampata di Cudini ed il gol rocambolesco di Shevchenko, senza dimenticare l'esordio a San Siro contro l'Inter di Mancini e la fantastica vittoria interna per 3-2 con la Roma di Spalletti. Di quel gruppo meraviglioso sento ancora Massimo Paci, abbiamo parlato dopo Ascoli-Pisa e mi ha detto che è stato accolto benissimo dai tifosi bianconeri. La cosa non mi stupisce, i sostenitori del Picchio hanno una marcia in più e so bene quanto sono importanti per le sorti di una squadra che amano in maniera viscerale.

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Andrea Parola

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