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Polizia di Stato: trovati a ballare in una discoteca, cartellino arancione a San Benedetto

di Redazione Picenotime

domenica 13 settembre 2020

E’ stata una notte tutto sommato tranquilla quella appena trascorsa tra Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, con numerose persone in strada a godersi quest’ultimo pezzo d’estate e tanti giovani in giro alla ricerca del divertimento, nonostante il divieto di ballare confermato dall’ultimo D.P.C.M. sulle misure volta a impedire la diffusione del Covid-19. Come avviene ormai da prima dell’estate a vegliare che tutto filasse liscio c’erano le forze dell’ordine, con poliziotti, carabinieri, finanzieri e vigili urbani coordinati da due funzionari della Questura, l’uno nel capoluogo ascolano, l’altro in Riviera delle Palme. Era presente anche la Polizia Scientifica per ritrarre con macchine fotografiche e videocamere quelli trovati senza mascherine nei luoghi più caotici della movida.

Una discoteca di San Benedetto del Tronto era già nel mirino degli investigatori della Divisione Polizia Ammistrativa e Sociale della Questura di Ascoli Piceno, poiché giorni fa numerosi avventori erano stati trovati all’interno a ballare. Una pattuglia del Commissariato di San Benedetto del Tronto, che stava facendo il giro dei locali per accertare che i gestori si stessero attenendo alle misure anti-virus, nel transitare sul lungomare era stata attratta dalla musica ad alto volume proveniente da quella discoteca. I poliziotti sono entrati nel locale e hanno notato che diversi avventori erano privi di mascherine e stavano danzando al centro della pista, incuranti dei rischi per la salute cui stavano esponendo sè stessi, ma anche quelle persone che, invece, erano sedute tranquillamente ai loro tavoli. A quel punto il gestore è stato redarguito sull’accaduto in modo da porre fine a quella incresciosa situazione, ma gli agenti lo hanno avvisato che avrebbero redatto rapporto su quanto accertato. Proprio ieri sera a lui è stato notificato il preavviso di chiusura, un vero e proprio cartellino arancione, e ora ha dieci giorni di tempo per replicare ai rilievi che gli sono stati mossi. Il Questore gli ha contestato che all’interno del locale molte persone erano prive di protezioni e non a distanza di sicurezza, in difformità ai protocolli sanitari, ma anche che stavano ballando in barba allo specifico divieto. Ora spetta al gestore della discoteca spiegare come mai quella sera le cose gli siano sfuggite di mano. Anche le strade limitrofe al quadrilatero della movida sono state monitorate dalle forze dell’ordine, come via Aspromonte e via Labirinto, ma quelle poche persone trovate lì non hanno dato luogo a condotte tali da meritare una censura.

Pure ad Ascoli Piceno i locali del centro storico sono stati molto gettonati, e non solo dai più giovani. Tante persone c’erano nei pressi di quelli posti sotto le logge di Piazza del Popolo e a Piazza Arringo, con gli investigatori che ora stanno visionando le immagini per identificare coloro che erano senza mascherina e multarli. Anche i gestori di quegli esercizi rischiano la sanzione, qualora venisse accertato che non hanno agito in conformità ai protocolli sanitari. Poche le telefonate arrivate al 113 per segnalare baccano in Rua delle Stelle, Via Pretoriana, Corso Trieste e Trento e Piazza San Tommaso, ma erano prive di fondamento, poiché le pattuglie della Squadra Volante che sono transitate da lì hanno trovato ragazzi che parlavano, con le loro voci amplificate dalle mura alte e dalle strade molto strette. Solo nei pressi di un bar due persone avevano tra loro litigato, ma poi la situazione è tornata alla normalità. Sul Colle San Marco era tutto ordinato, poiché è noto come sia rischioso accendere lì falò.


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