Ascoli, Nicoletti: “Primo posto strameritato, ho mantenuto la promessa...”
di Redazione Picenotime
lunedì 10 novembre 2014
E' passato esattamente un anno da quando, in un pomeriggio di pioggia e vento, Costantino Nicoletti si presentò a cronisti e tifosi con il preciso intento di risollevare le sorti di un Ascoli Calcio sull'orlo del baratro. Nella sala stampa dello stadio "Del Duca" si respirava un'aria malinconica dopo troppi mesi di
umiliazioni, ma quest'uomo venuto dalla Toscana provò con passione e sguardo positivo a convincere i suoi dirimpettai che tutto non era ancora perduto. E' divenuto celebre il confronto serrato tra il manager fiorentino ed una delegazione di tifosi, uno scambio di battute in cui esplose tutto il malcontento di una piazza alla ricerca di una dignità perduta, un video storico che sul nostro portale ha ottenuto oltre 20mila visualizzazioni!
365 giorni dopo, con un fallimento di mezzo e l'ascesa al trono bianconero del Cavalier Bellini, l'Ascoli Picchio vola in testa alla classifica del girone B di Lega Pro e Costantino Nicoletti non ha dimenticato neanche un attimo dei 50 giorni che cambiarono il suo destino e quello del club bianconero. In esclusiva per Picenotime.it il 43enne manager toscano è tornato su quei momenti dai toni drammatici e non ha nascosto la propria soddisfazione nel vedere il Picchio al comando del girone B di Lega Pro.
Costantino, quell'Ascoli che trovasti 12 mesi fa in fin di vita ora brilla in testa alla classifica.
Dopo un anno posso dire di aver mantenuto la promessa, e ti spiego il perchè. In quella famosa conferenza stampa promisi che a Febbraio 2014 si sarebbe tornati a parlare di calcio giocato, e così alla fine è stato. Il fallimento che ha vissuto l'Ascoli non è da considerare un'onta, anzi credo che per la maggior parte dei tifosi sia stato assorbito come un naturale passaggio di consegne alla famiglia Bellini. Io venni ad Ascoli armato delle migliori intenzioni, con l'obiettivo di fare calcio, con un progetto ambizioso e con persone importanti pronte a supportarmi. Ma mai avrei immaginato di trovare una voragine così profonda e alla resa dei conti non ho avuto altre scelte che portare i libri in Tribunale per permettere il cambio di proprietà a campionato in corso. Ho vissuto giornate durissime, con tante pressioni, rifiutai il rinvio delle istanze di ulteriori 5 mesi e dissi no alla possibilità di firma di un concordato preventivo in bianco. Ho messo tutto quello che avevo, ho anche pianto in una delle serate più buie, ma non ho nessun rimpianto e credo che la favola del nuovo Ascoli sia ripartita proprio da quei convulsi giorni prenatalizi. Mi impuntai fermamente per far giocare la gara tra Ascoli e Gubbio nel giorno dell'anniversario della morte di Costantino Rozzi nonostante fossimo alla vigilia del fallimento e ci trovassimo di fronte a scogli apparentemente insuperabili. Credo di avere avuto un grande merito: quello di essermi confrontato sempre a testa alta con la piazza e con la tifoseria, a partire da quella conferenza stampa dell'11 Novembre 2013. Non avevo niente da nascondere e temere, volevo costruire un progetto triennale, con risorse e idee per fare calcio ad Ascoli come si deve, purtroppo le contingenze non me l'hanno permesso e alla fine credo che sia stata presa la decisione migliore. Nel calcio, come amo ripetere sempre, è bravo chi sbaglia meno...
Che effetto ti fa vedere l'Ascoli così in salute al comando del girone B?
Non puoi immaginare quanto sono felice, seguo la squadra bianconera con tanta passione ed ogni weekend il primo risultato che vado sempre a guardare è proprio quello dell'Ascoli. Mi informo tramite Piceno Time su tutto quello che accade dalle vostre parti ed in più ho la fortuna di aver mantenuto ottimi rapporti con tanti appassionati e tifosi che mi tengono aggiornato in tempo reale sia tramite i social che contattandomi privatamente. Ho avuto modo di vedere i ragazzi dal vivo sia a Lucca che a Pontedera e le emozioni sono state sempre fortissime.
Pensi che l'Ascoli possa puntare da subito al salto in Serie B?
Intanto iniziamo col dire che il primo posto in classifica è strameritato. Guardando il livello del girone B credo che il Picchio abbia la grossa chance per vincere il campionato già quest'anno, ci sono tutte le componenti giuste: una società solida e sana guidata da un imprenditore oculato e facoltoso come il Cavalier Bellini e soprattutto una tifoseria incredibile. Mille supporters bianconeri a Reggio Emilia, 800 a Ferrara, mai meno di 5mila presenze al Del Duca, sono cifre che l'80% delle piazze di Serie A non può vantare. I ragazzi della Curva Sud sono fantastici e riescono ad esternare un calore che rappresenta realmente un fondamentale valore aggiunto per l'andamento della squadra. Il Pisa, come nomi, ha forse qualcosa in più dell'Ascoli, ma i campionati non si vincono con le figurine e credo che sarà un bel testa a testa fino al termine, tenendo presente che anche i nerazzurri possono contare su supporters molto appassionati. A mio parere nel mercato di Gennaio la dirigenza bianconera dovrà piazzare un colpo deciso sul mercato, l'uomo giusto nel ruolo giusto, e allora ci sarà da divertirsi...
Che fa Costantino Nicoletti adesso? E' utopia immaginare un tuo ritorno ad Ascoli...?
Dai, credo di aver lasciato un bel ricordo e non voglio rovinarlo... (sorride). Nel calcio non si può mai dare nulla per scontato, io continuo ad essere sempre molto attivo in un mondo che mi appassiona e sto vagliando un paio di opportunità interessanti: una con una squadra di Serie A ed un'altra con un club di Lega Pro. Ho uno staff qualificato del quale fa parte anche Stefano Braschi, con importanti imprenditori pronti a sostenermi, un team molto professionale che vuole fare calcio in un modo moderno e intelligente a partire dalle infrastrutture, che sono la linfa vitale di qualsiasi società calcistica che si rispetti. Ad Ascoli siete in buone mani, Bellini è una persona molto capace e sa bene come si gestisce un'azienda, con il passare dei mesi darà un'impronta ancor più manageriale alla sua Società e sono convinto che inserirà ulteriori tasselli al posto giusto per compiere il definitivo salto di qualità. Nel calcio bisogna essere abili a fare profitti e ad autofinanziarsi con progetti seri e idee lungimiranti, i tifosi dovranno essere bravi a supportare l'operato della dirigenza e a sostenere la squadra anche nei momenti negativi che ciclicamente in questo sport si presentano. Per ora godiamoci un Picchio che guarda tutti dall'alto in basso, e per come stavano le cose appena 12 mesi fa è davvero tanta roba...
Clicca qui per il video del celebre confronto tra Nicoletti ed i tifosi bianconeri dell'11 Novembre 2013
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