Ascoli Picchio, Faraotti: “Difficile nascondersi, puntiamo alla B”
di Redazione Picenotime
giovedì 04 dicembre 2014
Battista Faraotti è un uomo chiave dell'organigramma dell'Ascoli Picchio FC 1898 S.p.A., con il 10% delle quote societarie. Il facoltoso imprenditore ascolano, amministratore unico della Fainplast Compounds, segue con attenzione le vicende del club e, da grande conoscitore della realtà picena, non fa mai mancare il suo fondamentale contributo d'esperienza. In esclusiva per Picenotime.it Faraotti ha esternato la propria soddisfazione per il primo posto in classifica senza tralasciare gli altri importanti obiettivi che la Società intende raggiungere.
Dottore, le cose stanno andando oltre ogni più rosea aspettativa...
Sono contento, soprattutto dell'atmosfera che si è venuta a creare in città. C'è tanto entusiasmo per il primo posto in classifica e si è creata una bella sinergia tra tifoseria, squadra e Società. Di lavoro ne è stato fatto tanto e altrettanto bisognerà farne, soprattutto a livello di organigramma societario, ma non si può che essere soddisfatti se pensiamo alla situazione che abbiamo ereditato, praticamente una tabula rasa. Abbiamo ridato dignità al club e creato un bel gruppo di lavoro, tra noi soci c'è massima unità di intenti e anche i giocatori sono sereni perchè sanno che alle loro spalle c'è una struttura seria e solida. La squadra si sta ben disimpegnando, ma come ripete spesso il nostro mister credo che potenzialmente possa ancora fare di più, abbiamo tanta qualità in rosa e possiamo contare su giocatori di grande livello, sia sul piano tecnico che morale. Arrivati a questo punto diventa difficile nascondersi, abbiamo l'opportunità di salire subito di categoria e dobbiamo lavorare al meglio per raggiungere questo obiettivo.
State pianificando movimenti sul mercato per Gennaio?
Faremo il punto in tal senso al rientro in Italia del presidente Bellini, sempre di comune accordo con Petrone, Lovato e Crovari. La Società è pronta a garantire delle risorse economiche per migliorare eventualmente la rosa al fine di raggiungere l'obiettivo tanto ambito, ma ci sono diverse valutazioni da fare. Non bisogna comprare tanto per comprare, il meccanismo è ben oliato e guai a rompere certi equilibri. I nostri tecnici andranno a lavorare, nel caso, su giocatori motivati e funzionali al progetto, rispettando il budget messo a disposizione e non facendosi trovare impreparati nel caso in cui si presenti un buon affare. Ultimamente abbiamo avuto degli infortuni e questo è un fattore da tenere in considerazione, in più vanno analizzate con attenzione le strategie delle nostre concorrenti. Stiamo già lavorando per capire chi tra le varie Pisa, Grosseto, L'Aquila, Teramo, Reggiana e Spal abbia veramente le possibilità di investire in maniera importante sul mercato o chi, invece, abbia già giocato tutti i bonus a disposizione.
Al rientro del presidente dovrete anche analizzare le questioni Centro Sportivo e stadio.
Il Centro Sportivo è una nostra priorità, ci sono un paio di proposte sul tavolo e le andremo ad analizzare con la massima oculatezza con il presidente. Come in tutte le cose ci sono pro e contro: un progetto è più veloce ma più costoso, un altro invece richiede più tempo ma con minor esborso di denaro. Il compito di noi soci locali è quello di presentare a Bellini documenti chiari e leggibili per poi raggiungere una soluzione definitiva nel più breve tempo possibile. Il presidente, per impegni personali, è poco presente ad Ascoli ma segue con interesse le vicende del club e si tiene costantemente in contatto con noi dirigenti. Per quanto concerne lo stadio il primo passo è ottenere, velocemente, l'agibilità da parte del Comune per il prossimo anno e magari per gli anni a venire. Si sono sentite tante voci su possibili proposte per la creazione di un nuovo stadio, noi in Società ci curiamo poco delle chiacchiere e abbiamo già una nostra linea guida seria e fattibile per realizzazione di un impianto moderno da 15mila posti nell'area del "Del Duca". Siamo costantemente in contatto con il sindaco per cercare di capire come reperire le risorse e l'eventuale interesse di investitori privati. I tempi non sono ovviamente brevi, ma trattandosi di un bene pubblico è fondamentale lavorare in sinergia con l'Amministrazione comunale.
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