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Coronavirus, Marche ufficialmente ''arancioni''. Ordinanza durerà quindici giorni

di Redazione Picenotime

domenica 15 novembre 2020

Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus responsabile di Covid-19 il ministro della Salute Roberto Speranza, sentiti i presidenti delle regioni interessate, ha firmato l'ordinanza che individua le regioni che in base all’analisi dei dati epidemiologici sulla diffusione dell’epidemia e agli scenari di rischio certificati nel report dell’Istituto Superiore di Sanità, passano dall'area gialla a quella arancione e rossa (rischio alto, scenario 3 l'area arancione;  rischio alto, scenario 4 l'area rossa). Le misure previste dall'ordinanza entrano in vigore il 15 Novembre 2020 ed avranno durata di 15 giorni.

Nello specifico in base alla nuova ordinanza:

- entrano nell'area arancione le regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche

- entrano nell'area rossa Campania e Toscana.

Complessivamente, quindi, la ripartizione delle regioni nelle diverse aree è attualmente la seguente:

AREA GIALLA: Lazio, Molise, Provincia Autonoma di Trento, Sardegna, Veneto

AREA ARANCIONE: Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Liguria, Puglia, Sicilia, Umbria

AREA ROSSA: Calabria, Campania, Lombardia, Piemonte, Toscana, Valle d'Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano.

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"Da oggi va in vigore l’ordinanza firmata dal ministro Speranza a cui vi prego di attenervi scrupolosamente. Mi è molto dispiaciuta la mancanza di una comunicazione minima e della concertazione necessaria che avrebbe potuto portare a scenari diversi o comunque a rendere una misura una soluzione invece di un’imposizione - ha commentato stamane via social il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli -. Sono amareggiato perché il mio è sempre stato un atteggiamento collaborativo con le Istituzioni nazionali e in linea con i tecnici sanitari della regione. Siamo in pandemia e la coesione e la forza dei messaggi sono strumenti indispensabili per comunicare le giuste informazioni alle nostre comunità. Per questo la chiarezzae la concertazione sono indispensabili a rendere credibili le scelte, per questo bisognerebbe evitare sistemi schizofrenici che fanno confusione e gettano intere comunità e categorie in un allarme continui. Così si genera esasperazione. Basti pensare a chi da giallo è diventato rosso senza neanche passare per l’arancione. Faremo di tutto per combattere il virus, ma ci piacerebbe farlo insieme e in maniera seria".


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