Ascoli Piceno, messa di saluto di Mons. D'Ercole: “Ho fatto la volontà di Dio fino in fondo”
di Redazione Picenotime
domenica 08 novembre 2020
Ultima messa nel capoluogo piceno di Monsignor Giovanni D'Ercole. L'ormai ex vescovo della Diocesi di Ascoli ha officiato la celebrazione pomeridiana odierna in Duomo annunciando, dopo le sue dimissioni ufficiali, che dalla prossima settimana si ritirerà in preghiera e meditazione in un monastero in Africa.
"In questa celebrazione con la quale prendo congedo ma non addio, il primo bisogno del mio cuore è di ringraziare e abbracciare tutti, a partire dai miei sacerdoti ai quali ho voluto bene nonostante i miei difetti. Li ho stimati ed ho cercato di valorizzarli, per quanto ho potuto. Abbraccio i diaconi, i religiosi e religiose, le monache di clausura e tutti quelli che hanno lavorato attivamente. Vorrei abbracciare tutta la nostra diocesi e vorrei dire che vi ho voluto bene e continuerò a volervene perché è stata la mia missione, il desiderio più profondo del mio cuore - ha dichiarato D'Ercole durante la celebrazione religiosa -. Ci sono due modi per leggere gli eventi della vita, uno con la sapienza umana, spesso frutto di pregiudizi e di preconcetti per cui si valutano le cose e si creano dissensi e situazioni difficili. Ma possiamo leggere anche alla luce della parola di Dio, la sapienza che viene dall'alto con la forza dello Spirito Santo. Anche questa mia scelta può essere letta o con ragionamento umano o con la luce della parola di Dio. Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicino e hanno compreso la mia scelta, ma ringrazio in egual modo anche quelli che hanno cercato giustificazioni cercando delle motivazioni umane. Potete cercare ma non è per questa strada che troverete la verità. La verità in questo caso si trova solo in un fatto fondamentale, ho fatto la volontà di Dio e l'ho fatta fino in fondo. E' stata una scelta difficile e sofferta perché non è facile abbandonare il potere e sentirsi di colpo uno qualsiasi, ma non è neanche facile riuscire ad abbandonare chi hai amato e con cui hai vissuto, che ho considerato sempre la mia famiglia. Ma è una scelta libera che viene da un cuore libero da ogni presunzione di carriera. Ho un solo desiderio, abbracciare e sentirmi amato da Gesù Cristo che è l'unico che può dare le risposte del nostro cuore. Ad Ascoli terremoto e pandemia hanno creato tante situazioni difficili e di disagio che io ho conosciuto e non mi sono mai messo da parte o tirato indietro. Vedo tanti ragazzi sperduti, tanta gente che ha bisogno di aiuto e le mie povere forze erano spese per dare tutto ciò che potevo fare, ora forse non devo più fare ma lasciar fare. Ringrazio il Santo Padre che spero di incontrare prima di partire, ho scelto di diventare una fiaccola che si consuma pregando per aiutare la nostra Chiesa".
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