• / Picenotime
  • / News
  • / Coronavirus, Speranza: ''Dal 1° Dicembre terza dose vaccino per fascia d'età 40-60 anni''

News

Coronavirus, Speranza: ''Dal 1° Dicembre terza dose vaccino per fascia d'età 40-60 anni''

di Redazione Picenotime

Roberto Speranza (Dire.it)

Roberto Speranza (Dire.it)

Roberto Speranza (Dire.it)

"Vorrei annunciare al Parlamento che abbiamo scelto di fare un ulteriore passo in avanti nella campagna vaccinale: dal 1° Dicembre nel nostro Paese sarà chiamato per la terza dose anche chi ha tra i 40 e i 60 anni“. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, rispondendo al question time alla Camera dei Deputati in merito alle categorie per cui prevedere la somministrazione in via prioritaria della terza dose del vaccino anti Covid-19. “Si tratta di un ulteriore passo in avanti perché riteniamo che la terza dose sia un tassello importante per la nostra strategia di contrasto al Covid-19. Per la somministrazione della terza dose devono essere passati sei mesi dal completamento del ciclo primario e sempre con vaccini a mRNA - ha aggiunto Speranza -. Consideriamo la terza dose assolutamente strategica per il prosieguo della campagna vaccinale. I numeri dell’Italia oggi sono molto positivi: a questa mattina alle 7 eravamo all’86,62% di persone che hanno avuto la prima dose e all’83,77% di persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Finora la dose aggiuntiva, il booster, è stata offerta a 2,5 milioni persone. Abbiamo iniziato dagli immunocompromessi, dal personale sanitario, dai fragili di ogni età, dagli over 60 e da chi ha avuto la dose unica con Johnson&Johnson. Tutte queste persone, a sei mesi di distanza dal completamento del primo ciclo vaccinale, possono avere diritto ad una dose di vaccino a mRna. Questa, naturalmente, è fortemente raccomandata. Green Pass? L’estensione del certificato verde fino a 12 mesi potrà essere rivista in futuro se emergeranno nuovi dati o studi. Ogni settimana l’Istituto Superiore di Sanità presenta un rapporto sull’efficacia dei vaccini e i dati consentono di aggiornare le indicazioni. Attualmente la durata per i soggetti guariti è di sei mesi e per i vaccinati è di dodici mesi. Il Governo intende avviare un percorso di approfondimento per acclarare se vi siano le condizioni per valutare diversamente la validità del certificato verde rilasciato ai guariti. Stando alla letteratura scientifica più recente, secondo quanto segnalato dall’Istituto superiore di Sanità, i dati attualmente disponibili sul rischio di reinfezione nelle persone guarite e conseguente trasmissione ad altri sono ancora limitati. Le evidenze disponibili suggeriscono che il rischio di reinfezione può essere considerato basso se la successiva esposizione a varianti antigenicamente simili di Sars-CoV-2 si verifica entro 3-6 mesi dalla diagnosi iniziale - ha spiegato ancora il ministro della Salute -. Resta evidente che chi è identificato come caso positivo è sempre soggetto a isolamento ed è escluso a rigore l’uso del Green Pass se il titolare è causa di possibile contagio. La revoca segue una doppia opzione: la segnalazione del medico o il tampone positivo i cui dati convergono su piattaforma regionale”.


riservata 1****

Riproduzione riservata

Commenti

Argomenti

#coronavirus